Coronavirus, il Governo prepara una nuova stretta: stop a eventi, palestre e convegni. A Latina scatta il lockdown parziale

Folla in mascherina a Napoli /Foto Kontrolab

Il Governo prepara una ‘stretta’ per cercare di contenere l’avanzata dei contagi da Coronavirus, balzati ieri a 4458 casi, con 22 morti. Numeri simili (quelli dei contagi ma non quelli dei decessi) ai dati di marzo, quando si era nel pieno dell’emergenza e del lockdown, e che inducono l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte a ripensare questa fase 3 introducendo nuove restrizioni. Non ci sarà il lockdown totale, questa la rassicurazione che arriva dal Governo attraverso Conte e il ministro Speranza, ma limitazioni selettive sì, a partire dagli eventi, lasciando poi alle Regioni la libertà di poter intraprendere provvedimenti più restrittivi. I primi maxi-evento ‘cassati’ sono la manifestazione dei negazionisti a Roma, sabato prossimo, e la storica Marcia per la Pace di Assisi, che era in programma per domenica prossima. Non si possono rischiare assembramenti, dunque questo tipo di manifestazione va evitata.

Un secondo piano di interventi, secondo le anticipazioni fornite dal quotidiano ‘Il Messaggero’ questa mattina, riguarda le attività ‘non necessarie’. Dunque in caso di ulteriore aggravamento della situazione sanitaria, il Governo potrebbe disporre la chiusura delle palestre e dei centri sportivi, che dopo la fine del lockdown sono stati gli ultimi a riaprire, per un periodo di tempo. Prevedibile inoltre anche il divieto di organizzare convegni. Ogni decisione è chiaramente subordinata alla crescita o meno della curva dei contagi, ma considerati i dati attuali, appare difficile scongiurare ‘strette’ sia locali che nazionali.

Lo dimostra il caso della provincia di Latina, per la quale il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha disposto un lockdown parziale che dà un po’ l’idea di come potrebbe essere quello nazionale. L’ordinanza prevede che per 14 giorni nella zona ci sia la limitazione delle cerimonie e delle feste a 20 invitati, che gli ospiti a tavola siano al massimo 4 e che i locali chiudano alle 24. Il provvedimento dispone il divieto di assembramento davanti alle scuole e ai luoghi pubblici e lo stop alle visite a pazienti ricoverati in ospedale. Infine, contingenta l’accesso a palestre e scuole da ballo. Ordinanza anti-Movida anche a Trento, dove è scatattato il divieto di bevande alcoliche all’esterno dei locali dalle 22 alle 6 del mattino.

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venerdì, 9 Ottobre 2020 - 08:08
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