La notizia è stata battuta dalle agenzie intorno alle 22 di ieri sera, poco dopo è arrivata la conferma ufficiale della Farnesina: padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio, sequestrati in Niger nel 2018, sono stati liberati. I nostri connazionali erano stati rapiti in due momenti diversi, il sacerdote finito nelle mani dei sequestratori a settembre, durante una missione, Chicchio nel corso di una vacanza. Lo scorso anno era stato diffuso anche un video, che li mostrava vicini e in ginocchio tenuti sotto la minaccia delle armi da un sequestratore: immagini che avevano fatto il giro del mondo. Vivi ma ostaggio dei terroristi. Ieri il loro incubo è terminato.
Padre Maccalli, della diocesi di Crema, fu rapito il 17 settembre del 2018 in Niger, in una missione a circa 150 km dalla capitale Niamey. L’identità dei due italiani liberati è stata confermata in serata da un portavoce del governo maliano. L’annuncio giunge dopo che il governo ad interim del Mali ha rilasciato 100 jihadisti – sospettati o condannati – nel corso dell’ultimo fine settimana.
«I nostri connazionali Padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono stati liberati ha poi confermato la Farnesina in una nota – La liberazione è stata resa possibile grazie al prezioso lavoro del personale dell’Aise e di tutti i competenti apparati dello Stato, unitamente alla importante collaborazione delle autorità maliane. Il buon esito dell’operazione, oltre a mettere in luce la professionalità, le capacità operative e di relazione dell’intelligence, ha evidenziato anche l’eccellente opera investigativa dell’Autorità giudiziaria italiana ed il prezioso lavoro svolto dalle donne e degli uomini del ministero degli Affari Esteri e dell’intera Unità di Crisi della Farnesina».
«Ancora una volta, la proficua, corale e sinergica interazione tra le istituzioni dello Stato si è rivelata vincente, consentendo di raggiungere il primario obiettivo di riportare in Patria i nostri due connazionali» conclude la nota del ministero degli Esteri.
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venerdì, 9 Ottobre 2020 - 09:06
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