Covid, Arzano in lockdown: chiusi negozi e scuole, stop anche allo sport all’aperto. In vendita solo beni di prima necessità

(foto Kontrolab)

Un intero comune in lockdown per via dell’impennata di casi. Accade in provincia di Napoli, nel giorno in cui i dati sui nuovi casi positivi in Campania superano quella soglia delle 800 unità che fa materializzare lo spettro della minaccia di ‘chiusura totale’ pronunciata dal governatore Vincenzo De Luca diversi giorni fa.

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Ad Arzano, comune che conta quasi 34mila abitanti, la Commissione straordinaria – che sta guidando la città dopo lo scioglimento del consiglio comunale – ha deciso per una sospensione della vita quotidiana sino al 23 ottobre (a partire da giovedì 15 ottobre) nella speranza di riuscire a contenere la diffusione del Covid. Sì, perché i casi positivi sino ad ora registrati sono 199 totali (33 nelle ultime ore) e fanno di Arzano «il Comune con la maggiore percentuale di positivi di tutto il territorio di competenza della Asl Na2 Nord.

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E, allora, si va con misure più stringenti per provare ad evitare che la situazione sbuffa di mano: chiuse, dunque, tutte le scuole di ogni ordine e grado; chiuse tutte le attività commerciali (comprese quelle di ristorazione); chiusi il cimitero, i centri per anziani e le palestre. Stop anche al mercato settimanale ma anche all’attività fisica fatta all’aperto, sia di tipo professionale che amatoriale (tradotto: non si potrà fare jogging). Resteranno ovviamente aperti tutti i negozi di generi alimentari, le farmacie, i fornai, i distributori di benzina, i negozi di ottica e i rivenditori di mangimi per animali. Infine per tutti vi è l’obbligo, che era stato già sancito da ordinanza regionale (e poi rimarcato dall’ultimo Dpcm) di usare la mascherina anche all’aperto, a prescindere dalla distanza e nel rispetto delle previsioni normative nazionali.

Una soluzione inevitabile spiega la commissione straordinaria nell’ordinanza n. 36 per via «delle oggettive e specifiche maggiori difficoltà del territorio» connesse all’elevata densità abitativa e «all’altissimo numero di contagiati» che «non consente un’efficace e scrupolosa attività di sorveglianza, anche in considerazione dell’attuale ridotta dotazione organico del corpo di polizia municipale».

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mercoledì, 14 Ottobre 2020 - 20:17
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