Mps, gli ex vertici Profumo e Viola condannati a 6 anni a testa. Inflitta anche una multa milionaria

Tribunale

Condanne severe nell’ambito di uno dei filoni d’inchiesta sul Monte Paschi di Siena, la banca toscana salvata e ora controllata dal Tesero. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano (presidente Flores Tanga) hanno condannato a sei anni di reclusione Alessandro Profumo e Fabrizio Viola in qualità di ex presidente ed ex ad di Mps. Profumo e Viola sono stati condannati anche alle pene accessorie di rito, tra cui 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e due anni di interdizione dagli uffici direttivi di imprese. Inflitta, inoltre, una mula di 2 milione e mezzo per ciascuno. Profumo e Viola, nello specifico, sono stati ritenuti colpevoli di false comunicazioni sociali relative alla semestrale del 2015 e di aggiotaggio. Gli altri reati sono stati dichiarati prescritti e per alcuni è stata dichiarata l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Profumo, attualmente, è al vertice di Leonardo come amministratore delegato, una carica che non sarebbe in discussione all’esito del verdetto.

Non è tutto: il Tribunale ha condannato a 3 anni e 6 mesi per false comunicazioni sociali anche l’ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvadori. Alla banca – chiamata in causa per la legge 231 sulla responsabilità degli enti – è stata inflitta una sanzione di 800 mila euro con il pagamento delle spese processuali insieme agli altri imputati. Il processo riguarda la presunta rappresentazione non corretta nei conti della banca senese dei derivati Alexandria e Santorini (che erano stati sottoscritti da Mps con Deutsche Bank e Nomura dalla precedente gestione, quando presidente dell’istituto era Giuseppe Mussari) nei bilanci 2012, 2013 e 2014 e nella prima semestrale 2015. Viola e Profumo sono stati ai vertici della banca dal 2012 al 2015. Secondo l’accusa, i derivati furono sottoscritti per coprire una perdita di 2 miliardi di euro derivante dall’operazione di acquisto di Antonveneta.

La sentenza è stata accolta con favore dai risparmiatori, riuniti nell’associazione ‘Buongoverno di Siena’, che si erano costituiti parti civili nel processo assistiti dagli avvocati Mauro Minestroni e Paolo Emilio Falaschi. «Siamo felici per la città di Siena e per tutti i risparmiatori italiani. La giustizia è arrivata ed è importante avere una condanna a 6 anni dopo che i pm avevano chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati», ha detto l’avvocato Minestroni. «Il processo è durato tre anni – ha aggiunto il legale – e l’accusa è stata portata avanti esclusivamente dall’avvocato Minestroni, dall’avvocato Falaschi e dal loro consulente Bivona. Senza la tenacia di queste persone che credono nella giustizia questo processo non si sarebbe mai celebrato».

Diametralmente opposto il commento della difesa. «E’ una sentenza sbagliata. Leggeremo con attenzione le motivazioni e sicuramente faremo appello», ha detto l’avvocato Adriano Raffaelli, difensore di Alessandro Profumo. «Siamo sicuri che i nostri assistiti abbiano operato correttamente», ha concluso il legale.

giovedì, 15 Ottobre 2020 - 20:05
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