Chiusura di palestre e piscine, il Nas nelle strutture in tutta Italia. Entro venerdì nuovo protocollo ai gestori

foto Kontrolab

Da domenica sera sono iniziati i controlli dei carabinieri del Nas in palestre e piscine per verificare il rispetto delle misure anti-contagio. Domenica il premier Giuseppe Conte aveva dato un ultimatum proprio ai titolari di palestre e piscine: mettersi in regola con i protocolli. Se questo avverrà, la chiusura paventata sarà scongiurata ma i tempi sono limitati, ovvero solo 7 giorni da domenica scorsa. Per questo negli ultimi giorni i controlli dei Nas si sono intensificati anche con l’ausilio delle polizie locali che, come ha specificato il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora,  possono essere impiegati anche per questo tipo di attività.

Tra le strutture sottoposte a controllo, oltre ad alcune palestre romane, il centro tecnico di nuoto di Frosinone affidato dal comune alla federazione italiana. Non sarebbe state rilevate particolari anomalie ma resta un generale clima di incertezza. La chiusura di palestre e piscine del resto è stata al centro di un acceso dibattito nello stesso Governo, con ministri come Speranza (Sanità) fautori di un lockdown delle strutture e il titolare del dicastero allo Sport Spadafora a ‘difenderle’ sia perché mancano segnalazioni di focolai sia per non penalizzare ulteriormente lo sport.

Entro venerdì, comunque, dovrebbe esserci un’ulteriore stretta del Governo, volta proprio ad evitare che palestre e piscine restino chiuse. Via libera dunque a nuove misure, come l’ingresso contingentato e l’utilizzo delle mascherine anche all’interno. Ma sul fronte del rispetto dei protocolli sembra che finora  le cose stiano andando bene. «Dal territorio, dalle federazioni, dagli enti di promozione arrivano segnali incoraggianti – sottolinea il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli – la stragrande maggioranza delle palestre e delle strutture sportive rispetta i protocolli sanitari. Lo sport italiano conta di dimostrarlo al Cts e al governo prima di domenica».

E’ l’auspicio di molti, anche perché, come dice Cozzoli, «è importante non creare un vuoto nella vita sociale di tante famiglie e di tante persone, soprattutto bambini».

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mercoledì, 21 Ottobre 2020 - 11:12
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