Covid, indennizzi automatici alle aziende ‘sacrificate’ dal Dpcm: versamenti entro metà novembre. Scontro interno con Iv


Contributo a fondo perduto per le aziende che hanno dovuto chiudere del tutto o che devono chiudere entro le 18 in base all’ultimo Dpcm. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato già la scorsa settimana nuovi aiuti ‘a pioggia’ per gli imprenditori messi in crisi dal provvedimento che racchiude le nuove misure anti-contagio, i tempi sono però stretti per fare in modo che non si accumulino nuovi ritardi, come quelli registratisi nella fase 1 dell’emergenza, e che gli indennizzi arrivino quanto prima («con bonifico diretto sui conti correnti da parte di Agenzia per le Entrate» ha dichiarato Conte) a ristoratori, gestori di piscine, palestre e centri benessere e termali. Già domani, quindi, a meno di cambiamenti dell’ultima ora, il Consiglio dei Ministri sarà chiamato a varare il decreto ristoro inserendo questi indennizzi per le categorie colpite.

L’annuncio è arrivato dal vice ministro all’economia, Antonio Misiani parlando a Rtl. «Vogliamo dare il contributo in automatico, senza bisogno di fare domanda a tutte le imprese che l’hanno già avuto. Stiamo pensando di ampliare la platea, sforando il limite di 5 milioni di fatturato, quindi anche alle imprese maggiori, e a contributi più rilevanti per le imprese e le attività dei settori completamente bloccati. Ci sarà una differenziazione tra chi terrà aperto fino alle 18 e chi sarà bloccato h24».

Intanto trapela molta irritazione, a quanto apprende l’agenzia Ansa da fonti di Italia Viva, dalle stanze del ministero dell’Agricoltura per l’ultimo Dpcm, in particolare per le misure particolarmente impattanti sull’agroalimentare. La ministra Teresa Bellanova avrebbe sollevato il tema nella capidelegazione di sabato in un «accesissimo confronto» con il ministro Speranza dopo aver appreso dal ministro il parere del Cts che, riferiscono le stesse fonti, alla chiusura alle 18 legava il rischio del diffondersi di riunioni conviviali nelle case ben oltre i soli conviventi. «Quella che esce su questo come sugli altri punti è una mediazione al ribasso» il parere espresso da Bellanova, che sarebbe ora al lavoro per quantificare le misure per sostenere l’agroalimentare. La ministra si mostra preoccupata anche dalle dichiarazioni dei ristoratori che indicano in diversi miliardi il presunto danno e che, osservano da Iv, smentirebbero in parte l’accordo con il settore della ristorazione garantito dal ministro Gualtieri nel corso della stessa capidelegazione.

 Ancora in tema di misure economiche, il Governo lavora al rifinanziamento generale complessivo della cassa integrazione con altre 18 settimane, misura dovrebbe essere inserita nel decreto Ristoro insieme a indennizzi per gli stagionali e per i lavoratori dello spettacolo oltre al rifinanziamento del Rem per una mensilità. Catalfo ha confermato per mercoledì l’incontro annunciato con le parti sociali.

«Stiamo lavorando perché “gli indennizzi” arrivino il più presto possibile. Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto. Quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico» ha detto il ministro dell’economia Roberto Gualtieri che sottolinea: «Daremo un indennizzo superiore questa volta di quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili e quindi sarà una quota un po’ superiore a quella dell’altra volta».

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lunedì, 26 Ottobre 2020 - 15:53
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