Covid, parte il mini-lockdown in Francia: Macron ferma le attività di ristorazione ma salva fabbriche, scuole e uffici pubblici

Torre Eiffel Parigi
La Torre Eiffel a Parigi

Emmanuel Macron ha firmato: la Francia va in mini-lockdown per un mese. A partire da venerdì e fino al primo dicembre, salvo proroghe, chiuderanno i bar, i ristoranti e i “negozi non essenziali” mentre le fabbriche continueranno a lavorare, gli uffici pubblici resteranno aperti e gli alunni continueranno a frequentare le scuole in presenza. In un discorso alla nazione, Macron ha spiegato che «l’economia non deve né fermarsi, né crollare».

«L’attività continuerà con maggiore intensità, il che significa che gli sportelli dei servizi pubblici resteranno aperti, come anche le fabbriche e le aziende agricole. Uffici e lavori pubblici continueranno a funzionare». Quanto alle scuole, solo l’Università passerà alla didattica a distanza. Aperti anche i cimiteri e saranno ammesse visite alle case di cura, rispettando le regole. «Tutti quelli che potranno rimanere a casa, dovranno farlo», ha aggiunto il capo dell’Eliseo, esortando a lavorare in smart working; «ma resteranno aperti uffici pubblici, aziende agricole, le fabbriche e il settore delle costruzioni». Vietati invece gli assembramenti pubblici così come le riunioni private: «E’ il ritorno della certificazione». In questo mese di mini-lockdown resteranno aperte le frontiere della Francia.

Domani in Parlamento si svolgeranno un dibattito e una votazione. A partire da domani, Macron parteciperà a un consiglio europeo per coordinare le risposte sanitarie dei vari Paesi dell’Unione Europea. «Valuteremo ogni due settimane se possiamo allentare le restrizioni. Rispettiamolo con rigore per due settimane. Se riusciremo a gestire meglio la situazione entro 15 giorni, potremo riaprire alcune attività», ha chiarito il presidente. «Vedremo se possiamo sperare di coltivare questo momento così prezioso delle festività di fine anno. Il nostro obiettivo è passare da 40mila a 5mila contagi al giorno e ridurre i ricoverati in ospedale e terapia intensiva», ha proseguito. Contestualmente il Governo lavorerà per aumentare i posti letto in rianimazione fino ad arrivare a 10 mila unità.

«Se non diamo colpo mortale oggi ai contagi», oltre 36 mila quelli registrati nelle ultime 24 ore, «i medici dovranno scegliere chi curare», ha spiegato Macron, ribadendo che il suo dovere è «proteggere tutti i francesi. A dispetto delle polemiche e della difficoltà delle decisioni, mi assumo tutta la responsabilità delle nuove misure». «La seconda ondata sarà più letale della prima», ha avvertito, lanciando un’esortazione: «Non cediamo alla tentazione di dividerci. Dobbiamo resistere, ciascuno al proprio posto. Avremo bisogno di una nazione unita e solidale. Solo cosi’ riusciremo a superare questa battaglia: insieme e uniti».

mercoledì, 28 Ottobre 2020 - 21:07
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