Francia, attacco all’interno di Notre-Dame: 3 morti, una donna decapitata. Preso l’assalitore: urlava ‘Allah Akbar’


Parigi e la Francia non hanno ancora metabolizzato lo choc della decapitazione del professore Samuel Paty, che oggi i cugini d’Oltralpe si risvegliano con una nuova storia dell’orrore. A Nizza, all’interno della basilica di Notre-Dame, vi è stato un attentato all’arma bianca.

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Tre persone, un uomo e due donne, sono state ammazzate. Una delle donne è stata decapitata. Proprio come è stato decapitato Samuel Paty all’uscita di scuola solo perché qualche giorno prima aveva mostrato in classe caricature di Maometto pubblicate dal settimanale satirico ‘Charlie Hebdo’ durante un corso sulla libertà di espressione. La terza vittima, una donna, era scappata ferita e si era rifugiata in un bar vicino alla chiesa, dove è morta poco dopo per le conseguenze delle ferite. 

Anche in questo caso si teme che la matrice dell’attentato sia la stessa di quello costato la vita al professione di Storia-Geografia-Educazione civica. Come sottolineato dal sindaco di Nizza Christian Estrosi durante un primo punto stampa l’autore dell’attacco non ha mai smesso di urlare “Allah Akbar” mentre i medici stavano curando le ferite riportate durante il fermo.

L’uomo è stato fermato poco dopo: la polizia ha sparato sette colpi di pistola ferendola. «Nizza, come tutta la Francia, e forse più di altri Paesi, sta pagando un prezzo troppo alto ed è ancora una volta vittima dell’islamofascismo», ha commentato Estrosi. Dopo l’attacco, tutte le chiese di Nizza sono state posto sotto sorveglianza e chiuse.

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giovedì, 29 Ottobre 2020 - 11:22
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