Spari ed esplosioni a Vienna: 3 morti e decine di feriti. L’Europa prostrata dalla pandemia sotto attacco dei terroristi

Nel frame di un video amatoriale uno degli attentatori di Vienna

Un attacco multiplo ai bersagli sensibili della città. Come nella notte del 13 novembre 2015, quando a Parigi un commando colpì più punti della città facendo poi strage al Bataclan, Vienna diventa bersaglio del terrorismo. Terrorismo islamico, secondo le ultime notizie che arrivano dalla capitale austriaca dove il bilancio attuale è di 3 morti e numerosi feriti gravi dopo l’attacco di alcuni terroristi in diversi punti della città. Una città che, nonostante il periodo difficile per l’emergenza Coronavirus e alla vigilia del lockdown, era affollata.

A rimanere sotto i colpi dei terroristi sono stati tre passanti (due uomini e una donna), morto anche un attentatore mentre decine di persone sono rimaste ferite secondo quanto comunicato dal capo della polizia della città Gerhard Puerstl nel corso di una conferenza stampa. Il terrorista ucciso, ha detto il ministro dell’Interno, era un simpatizzante dell’Isis. Tra le persone rimaste ferite c’è anche un poliziotto durante  uno scontro a fuoco con un attentatore ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Puerstl ha anche confermato l’uccisione di un attentatore. Secondo il direttore generale per la pubblica sicurezza, Franz Ruf, proseguono i controlli serrati a Vienna, che sono anche stati estesi ai confini austriaci.

La lunga notte di Vienna è iniziata nei pressi della Sinagoga di Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca: un luogo simbolo perché l’unico tempio cittadino dell’ebraismo rimasto in piedi durante l’Olocausto. Lì molte persone stavano godendosi l’ultima serata di libertà prima del lockdown deciso dal Governo per arginare i contagi da Covid-19 che anche in Austria hanno raggiunto i livelli di guardia. Intorno alle 20 ci sono stati i primi spari e un’esplosione, forse di un attentatore kamikaze. Non è ancora chiaro se l’obiettivo dei terroristi fosse proprio la Sinagoga, anche perché l’attacco è stato multiplo e ha riguardato almeno sei punti della città. Le forze speciali hanno dunque dato il via a una massiccia caccia all’uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall’esercito. Nelle ore in cui le forze dell’ordine austriache braccavano i terroristi, il ministero dell’Interno Karl Nehammer ha lanciato l’appello ai viennesi a non uscire di casa se non necessario. La polizia ha chiesto che non venissero diffusi video e foto dell’attacco in corso per non mettere in pericolo civili e agenti. Oggi le scuole resteranno chiuse.

«E’ un attacco terroristico disgustoso» ha reagito il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Ma è l’Europa intera – già fiaccata dalla pandemia – a condannare «un atto codardo», nel nome dell’unità «contro l’odio e la violenza». «I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo» ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all’ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione. «Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea» ha twittato anche il premier Giuseppe Conte. Intanto, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l’Austria.

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martedì, 3 Novembre 2020 - 08:13
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