Whirlpool Napoli, nuova assemblea nella fabbrica ormai chiusa. I lavoratori occupano la stazione centrale

Gli operai Whirlpool bloccano il raccordo (immagine di repertorio)

I cancelli della fabbrica sono chiusi definitivamente da tre giorni. Il 31 ottobre la Whirlpool di via Argine a Napoli ha smesso di produrre ma i suoi lavoratori continuano a lottare, come fanno ormai da due anni quando la crisi dello stabilimento partenopeo è iniziata.

Questa mattina i dipendenti si sono dati appuntamento nella fabbrica, hanno tenuto un’assemblea e poi deciso di svolgere un nuovo corteo percorrendo via Argine per arrivare alla stazione di piazza Garibaldi e creando disagi alla circolazione. I manifestanti sono riusciti a bloccare intorno alle 11.30 la stazione Gianturco e la stazione centrale.

Intanto gli stessi dipendenti hanno lanciato una petizione utilizzando la piattaforma online Change.org. «La Whirlpool conferma la scellerata scelta di chiusura del sito di Napoli nonostante la lotta di tutti noi – scrivono – Questa vicenda ha fatto emergere tutte le debolezze di un sistema politico, che di fonte ad accordi firmati al Ministero e alla scelta unilaterale di una multinazionale non riesce a contrastare la scelta aziendale. Questa vertenza è diventata spartiacque di una più generale visione del futuro, in particolare del Mezzogiorno, ma più in generale delle politiche industriali del nostro Paese. Nonostante tutto, noi poniamo la speranza nel fare riprendere la produzione in fabbrica. Stiamo mettendo gli impianti in sicurezza e tenendo tutto pulito». 

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martedì, 3 Novembre 2020 - 11:01
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