De Luca e la linea «del rigore» per salvare il Natale: «Attenti o sarà zona stra-rossa». A DeMa: «Usato come scemo del paese»

Vincenzo De Luca

Perché la Campania, con una media negli ultimi giorni di quasi 4mila contagi, è nella zona gialla e la Lombardia nella zona rossa? La domanda è finita sulla bocca di tanti dopo che il Governo ha ufficializzato la nuova mappatura del rischio Coronavirus in Italia prendendo le decisioni conseguenti.

La Campania nella fascia di minore rischio ha scandalizzato qualcuno (anche nelle altre Regioni) e confuso i cittadini che da giorni assistono a bollettini sempre più allarmanti in tema di nuovi casi. Il perché lo ha spiegato Vincenzo De Luca nella sua diretta Facebook nella quale ha ancora una volta attaccato il Governo tornando a chiedere misure di carattere nazionale e non parcellizzate come fatto, per evitare soprattutto che le zone inserite nella fascia giallia si ritrovino tra un mese, cioè a Natale e Capodanno, se la situazione non dovesse migliorare, in lockdown. E soprattutto difendendo l’operato della sua amministrazione, una gestione che, dice, ha arginato il contagio facendo finire il territorio nella zona meno a rischio. Nel corso della diretta non è mancato poi un attacco frontale al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, non citato ma definito dal presidente regionale «come lo scemo del paese» che va in giro «a parlare male di Napoli e della Campania».

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«La decisione del Governo – ha affermato il governatore campano – ha determinato qualche sorpresa, molta gente si aspettava una diversa classificazione. A me questa suddivisione non fa né caldo né freddo perché noi lavoriamo seguendo la nostra linea». Una linea di rigore, ripete più volte De Luca, nonostante le ‘sirene’ che in questi mesi hanno speculato sulla situazione campana con una «aggressione mediatica» che ha descritto la sanità locale in maniera «falsa». «Abbiamo assistito a campagne scandalistiche – accusa De Luca che poi punta il dito contro De Magistris («qualche amministratore campano imbecille va in giro a parlare male di Napoli e della Campania e magari non ha alzato un dito per la città e dare una mano. Soggetti usati come lo scemo del paese»).

Ma al gioco «scoperto e persino noioso» dei media, De Luca oppone l’appello al rigore e all’orgoglio campano. Oltre che al senso di responsabilità di sindaci e cittadini, unica vera arma, sostiene, per limitare i danni e impedire il disastro.  «Noi seguiamo la linea della prevenzione – dice – vista l’alta densità della Regione che ci impone di essere più rigorosi e, anche se duro, attuare delle restrizioni adesso che la situazione è relativamente tranquilla». Un rigore su scuola, movida, controlli sui rientri estivi dall’estero contrapposto alla lassezza del Governo che, accusa De Luca, «ha perso tempo prezioso e ora corre ai ripari».

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I dati snocciolati nella diretta Facebook su degenze ordinarie, terapie intensive, decessi, e messi a confronto con le realtà regionali finite nelle zone rossa e arancione, dimostrano, sostiene De Luca che la Campania «ha fatto un miracolo». Miracolo che potrebbe non bastare se, sottolinea, non si persevera con una condotta responsabile dei cittadini e un monitoraggio costante di sindaci e forze dell’ordine. «Do questi dati – ha affermato –  per evitare che chi è rimasto deluso dalla zona gialla cominci un’altra litania. Sono questi, ma non ci dobbiamo consolare anzi dobbiamo essere ancora molto più rigorosi. Faccio appello all’orgoglio campano e napoletano».

venerdì, 6 Novembre 2020 - 15:48
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