Camorra e aste, 14 arresti nel Nuovo clan Partenio: seconda tranche dell’inchiesta che vede già 22 persone a processo


Sono coinvolti anche imprenditori e professionisti nell’operazione in corso da questa mattina contro il ‘nuovo clan Partenio’, sodalizio criminale operativo nella zona dell’Avellinese già al centro di altre inchieste della Procura irpina. Dall’alba carabinieri e guardia di finanza, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, sono impegnati nell’esecuzione di 14 misure cautelari tra Napoli e Roma e nel sequestro di beni del valore di circa 4 milioni di euro.

Circa 150 i militari coinvolti nell’operazione, denominata ‘Aste ok’, che ancora una volta mette sotto tiro l’organizzazione di camorra nella seconda tranche di un’inchiesta, quelle sulle aste immobiliari, che vede già decine di imputati a processo. Processo che ha preso le mosse lo scorso 6 ottobre dinanzi ai giudici del Tribunale di Avellino e vede 22 persone alla sbarra imputate a vario titolo per estorsione, turbata libertà d’incanto, ma anche scambio elettorale politico-mafioso e soprattutto associazione per delinquere. Un processo iniziato tra le polemiche, considerato che nessun Comune della provincia irpina in cui si sono registrati i fatti oggetti dell’inchiesta, in primis il capoluogo, ha scelto di costituirsi parte civile. Proprio il sindaco di Avellino Gianluca Festa ieri ha deciso di tenere una diretta Facebook per polemizzare contro chi accusa l’ente di avere scelto di non essere parte civile in un processo che mette alla luce le presunte connivenze tra mondo camorrista e colletti bianchi.

Critica cui Festa ha risposto ricordando che c’è tempo per costituirsi parte civile e tuonando: «Siamo oggetto di linciaggio mediatico, non ho mai detto che non ci saremmo mai costituiti parte civile, lo faremo, era scontato. Non permetto a nessuno di accostare il mio nome alla criminalità».

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lunedì, 9 Novembre 2020 - 08:20
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