Decreto Ristori bis, 130 categorie avranno diritto al rimborso: nella lista entrano taxi, scuole di danza e lavanderie

coronavirus negozio chiuso
Negozi chiusi 'per Coronavirus'

Il decreto Ristori bis, contenente le nuove misure economiche sia di livello nazionale che per le cosiddette zone rosse, è arrivato ieri all’ultimo step con la firma in calce apposta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il decreto stanzia 2,56 miliardi riferiti al 2020 e un miliardo per il 2021 e tra le novità prevede l’inserimento di altre 130 categorie che riceveranno il contributo a fondo perduto da parte del Governo al fine di contrastare le conseguenze economiche dell’epidemia da Coronavirus. Negli allegati del provvedimento sono infatti aggiunti i codici Ateco riferiti alle varie categorie di imprese e commerciali, necessarie per stabilire chi otterrà il rimborso. Si tratta di due liste: da una parte quella che riguarda tutto il Paese, dall’altra quella che riguarda le Regioni che sono inserite nella zona rossa.

Si tratta, come detto, di 130 attività commerciali: rispetto alla vecchia lista vengono inserite una ventina di voci nuove come i tassisti, gli autobus per il turismo, le scuole di danza, i musei, i negozi di bomboniere, i produttori di fuochi di artificio, le lavanderie industriali, le guide alpine, gli zoo. Queste categorie, insieme a quelle già individuate, riceveranno il ristoro automatico tra il 100% e il 200% del rimborso ricevuto quest’estate. Un capitolo a parte per le discoteche, che avranno diritto a un ristoro del 400%. Il limite massimo è di 150mila euro.

Per quanto riguarda i bar, il ristoro per la zona gialla è del 150%, nelle zone rossa e arancione del 200% (sempre rispetto al rimborso ottenuto la scorsa estate). L’indennizzo raddoppia invece per tutti quelli che dovranno chiudere nella zona rossa (57 categorie commerciali).

Stanziati anche 234 milioni nel 2020 (e 78 nel 2021) per il credito d’imposta sugli affitti, 38 milioni per il ristoro ai Comuni per l’estensione della cancellazione dell’Imu, e 35,8 milioni per la sospensione delle tasse per gli Isa e circa mezzo miliardo per lo stop ai versamenti di novembre.

Prevista inoltre la sospensione del versamento dei contributi per il mese di novembre per le attività nelle zone rosse che saranno costrette a chiudere, come previsto dall’ultimo Dpcm anti-Covid. Versamenti di Iva e ritenute in scadenza a metà novembre sospesi anche per alberghi, agenzie di viaggio e tour operator delle zone rosse, anche se queste attività non vengono esplicitamente chiuse dal Dpcm. La misura complessivamente vale 549 milioni.

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martedì, 10 Novembre 2020 - 09:04
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