Elezioni Usa, il ministro della Giustizia Bill Barr autorizza indagini su possibili brogli elettorali denunciati da Trump


E’ un’America dilaniata quella che viene fuori dalle ultime elezioni presidenziali. Lo scrutinio è concluso, la vittoria è assegnata a Joe Biden ma, caso rarissimo, il nuovo presidente Usa dovrà fare i conti con il ricorso del contendente Donald Trump, il leader che ha governato negli ultimi quattro anni e che non accetta l’esito del voto ritenendo ci siano estremi per ricorrere alle via legali per presunti brogli elettorali. Una guerra che non resta confinata dietro ai tweet del tycoon newyorkese, visto che quello che è l’equivalente del nostro ministro della Giustizia negli Stati Uniti, Bill Barr, ha appena concesso che i pubblici ministeri avviino indagini sulle presunte irregolarità nel voto. Barr è uomo delle istituzioni vicino a Trump, ma ha voluto sottolineare che l’autorizzazione alle indagini non è determinata dalla sussistenza di prove che dimostrino che il teorema di Trump è veritiero ma che è solo un modo per liberare i pm dalle restrizioni che hanno in indagini di questo tipo.

«Dato che il voto è ormai concluso, vi autorizzo a portare avanti indagini su casi di irregolarità nel voto e nel conteggio dei voti prima della certificazione delle elezioni nelle vostre giurisdizioni – ha scritto – Tali indagini e revisioni possono essere condotte se ci sono accuse chiare e apparentemente credibili di irregolarità che, se vere, potrebbero potenzialmente avere un impatto sul risultato di un’elezione federale in un singolo stato». Le indagini sulle frodi di voto sono normalmente di competenza dei singoli stati, che stabiliscono e controllano le proprie regole elettorali. La politica del Dipartimento di Giustizia è stata quella di evitare qualsiasi coinvolgimento federale fino a quando i conteggi dei voti non saranno certificati e i riconteggi completati. Ma Barr ha detto ai procuratori che, «trattandosi di pratiche che non sono mai veloci»  se trovano qualcosa che potrebbe invertire i risultati delle elezioni devono aprire un’indagine.

«Mentre le accuse gravi dovrebbero essere gestite con grande cura, le affermazioni speciose, speculative, fantasiose o inverosimili non dovrebbero essere una base per avviare indagini federali» ha scritto.

L’ordine di Barr è arrivato mentre Trump combatte per invertire le vittorie limitate del rivale democratico Joe Biden in diversi stati chiave – Pennsylvania, Nevada, Georgia e Arizona – che danno a Biden abbastanza voti elettorali per vincere le elezioni presidenziali complessive. Trump e il partito repubblicano hanno intentato o minacciato azioni legali in diversi stati sperando di cambiare il risultato con squalifiche e riconteggi. Ma finora le loro azioni non sono andate da nessuna parte e funzionari statali li hanno sfidati a fornire la prova delle accuse.

Secondo quanto riferito, Trump aveva fatto pressioni su Barr già settimane prima delle elezioni, ma il procuratore generale era scomparso per diverse settimane, fino a quando ieri è stato visto a un incontro con il leader della maggioranza repubblicana in Senato, Mitch McConnell. Intanto si è dimesso Richard Pilger, alto funzionario del Dipartimento di giustizia responsabile delle indagini sui brogli elettorali, proprio dopo che il ministro della Giustizia, Bill Barr ha autorizzato i procuratori statunitensi a indagare su presunte frodi elettorali. 

Leggi anche:
– Napoli, Comune nel caos. Salta il Consiglio sul bilancio ma De Magistris ha i numeri per evitare il commissariamento
– I rider di Just Eat diventeranno lavoratori dipendenti: ‘vittoria’ nel mese delle proteste per il nuovo contratto nazionale
– Pagati 4 euro l’ora per costruire yacht di lusso: 8 arresti. Lavoratori minacciati, se avevano il Covid niente stipendio
– Il paese che mette i vecchi ‘sotto chiave’: polemica in Irpinia per l’ordinanza che vieta pranzi e passeggiate agli over 70
– Decreto Ristori bis, 130 categorie avranno diritto al rimborso: nella lista entrano taxi, scuole di danza e lavanderie
– Regionali, nella Calabria travolta dal caso dei commissari alla Sanità sui generis slitta anche la data delle elezioni
– Coronavirus, la ‘sentenza’ dell’Iss: l’unica via è stare a casa. In Italia rischio di «pandemia incontrollata e ingestibile»
– Detenuto malato di tumore non curato per tempo e con adeguata ‘terapia del dolore’, medico condannato
– Scuola, babele di ordinanze e pronunce al Tar. E Lega e Italia Viva finiscono col trovarsi d’accordo
– Coronavirus, nodo Campania e tensione istituzionale. Il ministero indaga sui dati, giallo sull’inchiesta (conoscitiva) dei pm
– Covid, i nuovi dati sulla diffusione del virus: 5 regioni saltano in zona arancione, una in rossa. Campania ‘sospesa’

martedì, 10 Novembre 2020 - 11:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA