Napoli, Comune nel caos. Salta il Consiglio sul bilancio ma De Magistris ha i numeri per evitare il commissariamento

Luigi de Magistris
Luigi de Magistris (foto Kontrolab)

Napoli, nave senza nocchiero. Appare così il capoluogo alla luce di quanto avvenuto ieri in Consiglio comunale, dove un Luigi De Magistris sempre più solo ha affrontato la delicata seduta del Consiglio comunale chiamato a votare sul bilancio e sciolta anzitempo per mancanza del numero legale. A pochi mesi dalle elezioni che segneranno la fine della rivoluzione arancione iniziata dall’ex pm e ormai naufragata, mentre si consuma lo scontro istituzionale di dubbio gusto tra sindaco e governatore Vincenzo De Luca sull’emergenza sanitaria, la metropoli vive gli ultimi sussulti di un’esperienza politica che sta volgendo al termine. Dimostrazione ne è quanto accaduto ieri nell’assemblea convocata in videoconferenza causa Covid e sciolta dopo che all’appello di verifica sulle presenze dei consiglieri chiesto da Carmine Sgambati di Italia Viva hanno risposto soltanto 18 consiglieri. Un flop prevedibile.

«La conclusione dell’esperienza politica in città del sindaco Luigi de Magistris è vicina. L’unica via d’uscita per restituire alla città un cambiamento, tanto atteso da gran parte dei cittadini, è l’arrivo del commissario prefettizio che ci accompagnerà alle prossime elezioni garantendo, nel frattempo, il mantenimento dei servizi amministrativi essenziali – hanno dichiarato in una nota i consiglieri comunali di opposizione Matteo Brambilla e Marta Matano (M5s), Roberta Giova, Alessia Quaglietta e Diego Venanzoni (La Città), Aniello Esposito, Federico Arienzo e Salvatore Madonna (Pd), Marco Nonno e Andrea Santoro (Fratelli d’Italia), Vincenzo Moretto (Lega) e Stanislao Lanzotti (FI) che non hanno preso parte alla seduta.

I 12 consiglieri evidenziano che «oggi a differenza delle volte precedenti, questa situazione assume una valenza molto significativa: grazie al senso di grande responsabilità messo in mostra da tutti i consiglieri di opposizione e all’atteggiamento positivo di alcuni consiglieri prima facenti parte della maggioranza si può ben affermare che è vicina la conclusione dell’esperienza politica in città del sindaco de Magistris e che si va verso lo scioglimento, definitivo, del Consiglio comunale. Manca davvero poco». «Basta con il sindaco dei talk show – continuano – he ha dimenticato la propria città. Basta con il sindaco che favorisce pericolosi assembramenti sul lungomare e nei luoghi della movida: solo per svolgere il suo personalistico ruolo di opposizione al Governo regionale e nazionale. Lo affermiamo nel rispetto delle regole democratiche e delle differenze pur presenti tra le opposizioni: liberiamo la città dal blocco amministrativo e dall’isolamento istituzionale».

De Magistris, dal canto suo, ha scritto al presidente del Consiglio Alessandra Fucito chiedendo che, visto il numero di consiglieri che vogliono la seduta in presenza, venga riconvocata per giovedì in Sala dei Baroni (il 16 novembre). Una mossa che potrebbe salvare la città dal commissariamento: secondo l’articolo 31 comma 5 dello Statuto comunale infatti, se il Consiglio non si riunisce per la discussione su determinati argomenti perché manca il  numero legale, si può riunire in seconda convocazione con almeno un quinto dei consiglieri. In questo caso al sindaco basterebbero 8 voti favorevoli per approvare il bilancio.

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martedì, 10 Novembre 2020 - 10:56
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