La guerra dello Stato contro l’escalation criminale a Foggia: decine di arresti nei clan, colpita anche la ‘zona grigia’

polizia e carabinieri
Operazione congiunta di Polizia e Carabinieri

Raffica di arresti a Foggia nell’ambito di una delle operazioni investigative più importanti degli ultimi anni contro la cosiddetta ‘società foggiana’. Da questa notte polizia e carabinieri stanno effettuando, nell’ambito dell’operazione Decimabis, decine di arresti di affiliati e contigui dell’organizzazione criminale di stampo mafioso

 Nel mirino degli inquirenti ci sono tre cosche: “Moretti/Pellegrino/Lanza” – “Sinesi/Francavilla” e “Trisciuoglio/Tolonese/Prencipe”, egemoni nel settore delle estorsioni ai danni dei commercianti ed imprenditori locali. Si tratta della prosecuzione della precedente operazione contro la criminalità mafiosa foggiana del 2018, denominata “Decima Azione”. Secondo quanto emerso sinora, in questa seconda tranche la Direzione distrettuale antimafia di Bari e la Produra foggiana, che coordinano l’operazione, hanno messo in luce anche la connivenza di una parte della città, la cosiddetta ‘zona grigia’, estranea alla cosca ma complice.

   L’attività – svolta da una task force composta da investigatori della Prima Divisione dello Sco, delle Squadre Mobili di Bari e di Foggia, nonché del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia – è anche una risposta agli attentati consumatisi all’inizio dell’anno in città. Il gennaio 2020 è stato infatti caratterizzato da diversi attentati, lungo la scia delle intimidazioni messe a segno contro attività ma non solo nel corso del 2019. Una escalation criminale che richiese l’offensiva dello Stato anche a colpi di interdittive antimafia della Prefettura, oltre che di arresti. Il caso di Foggia è un caso nazionale sebbene le cronache di questi mesi, complice l’attenzione monopolizzata dal Coronavirus, non lo abbiano sufficientemente spiegato.

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lunedì, 16 Novembre 2020 - 09:10
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