L’agguato a San Giorgio a Cremano, si scava nella vita dell’imprenditore rimasto ferito: indagini orientate sui Mazzarella

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Il posto dell'agguato a Giovanni Formisano (foto Giustizia News24)

Nessun precedente penale ma forti voci di legami pericolosi con il clan Mazzarella. La vita di Giovanni Formisano, il 38enne rimasto vittima di un agguato di camorra sabato mattina nel comune di San Giorgio a Cremano, nasconde la soluzione all’ennesimo fatto di sangue che ha macchiato il comune che ha dato i natali a Massimo Troisi e che è ormai sempre più ostaggio della criminalità organizzata. 

Il raid si è verificato alle 11 del mattino in via Ugo Foscolo, non una zona secondaria di San Giorgio a Cremano bensì una strada di collegamento con la centralissima via Manzoni, una strada sulla quale affaccia il noto villaggio Corsicato, nonché scuole e una chiesa, oltre ad attività commerciali. Ed è proprio all’altezza di un barbiere che Formisano è stato sorpreso dal commando armato.

Lui, titolare di due distributori di benzina (ma non in provincia di Napoli), si trovava in macchina quando gli hanno sparato: numerosi i colpi di pistola esplosi da ben due armi diverse; alcuni proiettili lo hanno raggiunto al torace e all’addome. Formisano ha perso così il controllo della vettura, una Smart, che è impattata contro un’altra auto regolarmente parcheggiata. Ad agire sarebbero state 4 persone in sella a due scooter. Sul posto la Scientifica ha rivenuto bossoli calibro 9×21 e 7,65. A pochi passi si stava celebrando, in chiesta, il funerale di un commerciante che era venuto a mancare poche ore prima. Formisano è attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Loreto Mare. 

Sulle piste battute dalla polizia non vi è, al momento, una privilegiata: gli investigatori non escludono né una ritorsione degli stessi Mazzarella né un’aggressione rivolta ai Mazzarella. Si indaga anche sulle telecamere di video-sorveglianza nella speranza di riuscire a risalire a qualche elemento utile sulla provenienza o la direzione del commando. 

lunedì, 16 Novembre 2020 - 10:38
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