Manicomio Calabria, Gaudio brucia Speranza e rinuncia all’incarico di commissario della Sanità

Roberto speranza Coronavirus

La Calabria è ancora senza un commissario ad acta per la Sanità. Eugenio Gaudio, nominato ieri dopo le dimissioni di Zuccatelli, ha ufficialmente rinunciato all’incarico. «Ho trovato resistenze in casa, e a questo mi piego… Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare», ha detto a Repubblica.

Una spiegazione che fa storcere il naso e che rende paradossale la situazione che si è venuta a creare dopo le dimissioni, obbligate, dei precedenti commissari, Cotticelli e Zuccatelli, entrambi vittime di sé stessi. Ricordiamo che il generale Saverio Cotticelli ha dovuto lasciare dopo avere affermato in tv, alla trasmissione ‘Titolo V’, di non sapere che competesse a lui la stesura del piano anti-Covid, dichiarazioni alle quali sono poi seguite quelle imbarazzanti, rese a Giletti, con le quali – per giustificarsi – insinuava la possibilità di essere stato drogato mentre rendeva l’intervista incriminata. Zuccatelli, invece, aveva osservato che per contagiarsi con il Covid era necessario baciarsi per 15 minuti.

Gaudio era stato preferito a Gino Strada, il cui nome era circolato per primo come possibile successore di Zuccatelli. Poi Speranza, complice anche la spinta del Pd verso un tecnico di fiducia, ha ripiegato su Gaudio, che è consulente del ministro Manfredi e direttore dell’osservatorio delle scuole di specializzazione di Medicina. Una scelta che aveva lasciato l’amaro in bocca al Movimento Cinque Stelle e che ora ha messo di traverso lo stesso Gino Strada. Ieri sera era emersa l’indiscrezione che voleva Strada consulente esterno e destinato ad affiancare Gaudio, ma lo stesso Strada ha smentito la circostanza spiegando che non vi era alcunché di concreto e che c’era una valutazione in corso. Tant’è, adesso che Gaudio è fuori dai giochi, fonti vice a Strada escludono che il fondatore di Emergency possa accettare un eventuale incarico di commissario ad acta.

La situazione, inevitabilmente, ha esposto il ministro Speranza a severe critiche da parte dell’opposizione. Matteo Salvini ha sollecitato le dimissioni del ministro: «Via Cotticelli, via Zuccatelli, ora via Gaudio. Attendiamo se ne vada Speranza». Parla di ‘caos’ la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini: «Dopo la rinuncia del professor Gaudio, mi chiedo cosa debba ancora accadere perché qualcuno tragga le conseguenze politiche del caos in atto sulla pelle della Sanità calabrese. Se la situazione non fosse grave e seria, saremmo alle comiche. Tre commissari bruciati in una settimana – aggiunge – rappresentano un mix di improvvisazione e di incompetenza, tra scelte grottesche e improbabili soluzioni miracolistiche come quella di Gino Strada. Si ponga subito fine al commissariamento restituendo alla Calabria il controllo delle proprie strutture sanitarie. Ormai il governo ha smarrito la strada, e non solo in Calabria». Rilancia su Twitter Gabriella Giammanco, vicepresidente di Forza Italia in Senato: «E la saga continua: Gaudio, il terzo commissario scelto dal Governo per la sanità calabrese, ha rinunciato al suo incarico. Farebbe quasi ridere, se non fosse che il costo dell’incompetenza di Conte e Speranza lo stanno pagando i calabresi sulla loro pelle».

martedì, 17 Novembre 2020 - 16:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA