Corse soppresse e cancellate, i disagi per i pendolari Circum non finiscono nemmeno con la zona rossa: scatta la protesta

Circumvesuviana

Piove sul bagnato per i pendolari della ex  Circumvesuviana alle prese con la cancellazione, annunciato da Eav, delle prossime corse della domenica. La cancellazione arriva in un periodo particolare ma almeno in teoria ‘favorevole’ per chi si sposta grazie ai trasporti pubblici locali. L’ultimo Dpcm ha previsto il taglio 50% delle corse per riuscire ad arginare i contagi che si propagano anche per colpa degli assembramenti sui mezzi di trasporto. Un nodo importante, quello della mobilità, sciolto dal Governo – almeno sulla carta – intervenendo drasticamente. Ad ammorbidire la situazione è poi intervenuta l’istituzione della zona rossa in Campania, la precedente chiusura delle scuole con ordinanza regionale firmata dal governatore De Luca (che scade il 24 novembre) e il ricorso di pubblico e privato al lavoro da casa. Nonostante questo puzzle di interventi e circostanze che dovrebbe decongestionare il trasporto locale, è arrivata la decisione di Eav di tagliare le corse della domenica.

Immediata la reazione del Comitato Utenti Circumvesuviana che da anni si pone come interlocutore dell’azienda presieduta da Umberto De Gregorio. «Nonostante la riduzione della capienza del 50%, l’istituzione della zona rossa, il ritorno alla didattica a distanza – si legge in una nota dei rappresentanti –  l’Eav riesce comunque a mostrare il suo lato peggiore».

«Ancora nel merito della questione – prosegue il comunicato – vi sono i tentativi della dirigenza di risparmiare tagliando i servizi fondamentali, usando stavolta la scusa della zona rossa in Campania. Parliamo di scuse per un semplice motivo: è la Regione a pagare le mensilità, a distribuire i ristori nazionali e ad occuparsi delle spese di sanificazione. Anche accusare la riduzione delle entrate non è una  giustificazione, in quanto nello stesso periodo l’Anm ha aumentato le corse degli autobus, mentre questo mutilamento del servizio è l’unico caso registratosi nel nostro Paese, da Nord a sud».

«In questa ottica – le ultime considerazioni del comitato Utenti Circumvesuviana – riteniamo giustificata la protesta che è portata avanti in queste ore da parte del personale viaggiante e dalle sigle sindacali, dovuta non da un mancato accordo sull’aumento degli stipendi come viene erroneamente riportato, bensì dalla riduzione stipendiale che risulterebbe da questo taglio».   Ancora oggi, intanto, forti disagi per gli utenti delle linee Circum: l’azienda infatti ha annunciato che non saranno effettuate 51 corse lungo le diverse linee coperte, corse in parte sostituite da servizio su gomma.

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giovedì, 19 Novembre 2020 - 10:29
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