Napoli, la mail per entrare in Tribunale infiamma le elezioni per la Camera penale: botta e risposta tra Balice e Carnevale

Ermanno Carnevale e Gaetano Balice
Gli avvocati Ermanno Carnevale e Gaetano Balice
di Manuela Galletta

La nuova modalità di ingresso in Tribunale a Napoli (peraltro rivista per gli avvocati nelle ultime 24 ore) non ha scaldato solo gli animi di buona parte del mondo forense ma ha acceso anche la tensione politica tra i penalisti in chiave elettorale.

Il prossimo mese la Camera penale (oggi guidata da Ermanno Carnevale) si rinnova, le liste in campo saranno tre e il provvedimento della discordia disposto dalla procura generale e dalla presidenza della Corte d’Appello è divenuto il primo terreno di scontro tra alcuni dei candidati. Ermanno Carnevale e Gaetano Balice, che sino a pochi mesi fa sono stati accomunati dallo stesso percorso nella Camera penale eletta alla fine del novembre 2018 (il primo come presidente e il secondo come segretario), si ritrovano adesso a mettersi reciprocamente in discussione. Tutto è accaduto perché la lista guidata da Balice ha annunciato una petizione per spingere procura generale e presidenza della Corte d’Appello a ritirare il provvedimento (che entrerà in vigore il 24 novembre).

Un’iniziativa che nei fatti sconfessa la posizione della Camera penale, che, insieme al Coa, era presente all’incontro del 16 novembre nel quale i capi degli uffici giudiziari rappresentarono la volontà di procedere all’accesso anticipato dalla mail per facilitare un’operazione di ‘tracciamento’ in caso di esplosione di focolai Covid. Nello spiegare a Giustizia News24 la posizione della Camera penale e provare a spegnere le fiamme del malcontento esploso tra i penalisti, Ermanno Carnevale ha criticato la posizione di Balice – che a settembre si è dimesso da segretario fuoriuscendo dal direttivo – sottolineando che «in questi due anni abbiamo condiviso la nostra esperienza con l’avvocato Balice e mai si è registrata una ferma opposizione di Balice alla nostra iniziativa politica anche in questi mesi difficili dovuti all’emergenza Covid. Anzi, quando a settembre si discuteva di accessi con prenotazione, Balice era un convinto fautore del tracciamento».

La replica, aspra, di Balice non si è fatta attendere. «Carnevale nega se stesso – dice Balice – E’ vero che il tracciamento fu proposto alcuni mesi fa in una riunione alla quale c’ero anche io, ma è altrettanto vero che in quella riunione io e altre autorevoli voci della magistratura evidenziammo una serie di criticità di questo tracciamento, tra le quali un’eccessiva genericità e una inidoneità del sistema tenuto conto che allo stato, con il sistema obbligatorio della prenotazione in cancelleria, è sempre possibile ricostruire lo spostamento di un avvocato». Quindi Balice rispedisce la palla nel campo dell’avversario, sollevando un interrogativo sull’intervento immediato della Camera penale – annunciato da Carnevale a Giustizia News24 – grazie al quale procura generale e Corte d’Appello hanno modificato l’iniziale disposizione, stabilendo che gli avvocati potranno accedere semplicemente strisciando il tesserino sul badge all’ingresso e rinunciando alla comunicazione via mail.

«Mi sorprendere apprendere che la Camera Penale avrebbe in qualche modo protestato, quando in realtà era presente all’incontro del 16 novembre nel quale si è discusso di questa particolare modalità di tracciamento e non ha ritenuto di informare gli iscritti di quello che stava per avvenire e che noi abbiamo appreso solo tramite comunicazione della disposizione del procuratore generale», incalza Balice. Che poi lancia un’ultima stoccata a Carnevale: «Per quanto riguarda il tentativo di coinvolgermi nella politica della Camera penale, le mie critiche le ho fatte internamente e il fatto che io sia rimasto nel direttivo sino a pochi mesi è perché ho comunque svolto una funzione limitativa ad azioni che avrebbero potuto procurare ulteriori danni alla classe forense».

sabato, 21 Novembre 2020 - 21:32
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