Cogne, all’asta la villetta in cui fu ucciso Samuele: a febbraio apertura delle offerte, si parte da 626mila euro


La villetta di Cogne, nella quale avvenne il drammatico omicidio di Samuele Lorenzi nel gennaio del 2002, finisce all’asta. E vi finisce nell’ambito di un contenzioso tra Annamaria Franzoni e l’avvocato Carlo Taormina che la difese nell’inchiesta poi culminata nella condanna, definitiva, della donna a 16 anni (pena espiata agli inizi del 2019). La donna deve al suo ex legale 450mila euro e Taormina l’ha trascinata in Tribunale per ottenere il pagamento delle parcelle. Per effetto dell’azione intentata dal penalista, la villetta dell’orrore è stata emessa all’asta: il giudice di Aosta non ha infatti accolto la richiesta di Annamaria Franzoni e del marito Stefano Lorenzi di bloccare bloccare la procedura di esecuzione immobiliare, dando l’ok al pignoramento da parte di Taormina.

L’apertura delle eventuali offerte per l’acquisto della villetta di Cogne si terrà il prossimo 19 febbraio. L’offerta minima è di 626 mila 475 euro; il valore stimato di 835 mila 300 euro (950 mila 367 euro a cui sottrarne 115 mila per regolarizzare “difformità edilizie”). Si tratta – si legge nella perizia – di una «villa di pregio isolata su quattro lati» e «bifamiliare»: le due unità immobiliari «sono utilizzate dai proprietari quale seconda casa». Inoltre «il fabbricato, nel suo complesso, risulta in ottime condizioni generali».

La «stima dei costi di regolarizzazione» tiene conto, tra l’altro, della mancanza di «comunicazione di fine lavori», del «certificato di abitabilità» non richiesto, di una diversa suddivisione dei locali nel sottotetto e in un deposito interrato (entrambe sanabili) e di una scala in legno – tra il primo piano al sottotetto – da rimuovere (era prevista una botola). In base a una sentenza civile passata in giudicato a Bologna, Anna Maria Franzoni, condannata per l’omicidio del figlio Samuele, avvenuto proprio nella casa di Montroz nel gennaio 2002, deve al suo ex legale oltre 275 mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi, divenuti circa 450 mila nell’atto di pignoramento. E’ stato il tribunale di Aosta, un mese fa, a disporre la vendita dell’immobile, dopo aver respinto, a settembre, le richieste di sospensione dell’esecuzione immobiliare da parte dei coniugi Lorenzi.

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martedì, 1 Dicembre 2020 - 16:08
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