Calabria al voto a febbraio: Spirlì dribbla il Governo e fissa la data delle Regionali tra le proteste dell’opposizione

Antonino Spirlì

A pochi giorni dalla declassificazione in zona arancione, la Regione Calabria mette la freccia rispetto alle raccomandazioni del Governo e con decreto firmato dal presidente facente funzione Antonino Spirlì (Lega) fissa la data delle elezioni. Con pandemia in corso, mentre dal Governo il ministro della Salute Speranza ribadisce che è necessario non allentare la stretta contro il contagio, la Giunta di centrodestra fissa il voto per il rinnovo del parlamentino regionale al 14 febbraio 2021. Possibilità consentita dalla legge, ovviamente, ma che sembra scontrarsi con la situazione epidemica attuale: Spirlì ha deciso rispondendo alle spinte della sua coalizione, desiderosa di andare alle urne quanto prima per dare una nuova presidenza alla Regione rimasta orfana della governatrice Jole Santelli, stroncata dal cancro il mese scorso.

Le elezioni in Calabria sono state indette nel giorno di San Valentino, che è domenica, a seguito delle intese raggiunte, secondo quanto prevede la normativa, con il presidente del Consiglio regionale e con il presidente della Corte d’appello di Catanzaro.
Il decreto, che sarà notificato ai ministeri dell’Interno e degli Affari regionali, ai sindaci calabresi e ai presidenti delle commissioni elettorali, fissa la data delle urne a distanza di poco più di una anno dalle precedenti consultazioni regionali, 26 gennaio 2020, che portarono all’elezione a presidente di Jole Santelli.

«E’ solo il frutto di una mera strategia elettorale – insorge il Patto civico per la Calabria composto da Francesco Aiello, Pino Aprile, Domenico Gattuso, Francesco Molinari e Pietro Tarasi in una nota – e non tiene conto assolutamente del fatto che ancora siamo in piena pandemia e che, come abbiamo visto già nelle elezioni americane, ogni occasione di confronto democratico in presenza potrebbe essere causa di accelerazione dei contagi».

«La necessità di rinnovare gli organi di governo regionale per superare la situazione di emergenza in assenza di una istituzione con pieni poteri, pur se apparentemente comprensibile – si aggiunge nella nota – risulta davvero frettolosa anche in virtù del fatto che il Governo aveva indicato una finestra ampia di 60 giorni entro i quali indire le elezioni. Riteniamo che in questa indicazione il Governo si sia affidato, sbagliando, al buon senso di chi e preposto alla scelta della data che doveva tenere conto della situazione particolare in cui siamo costretti ad operare. In una situazione analoga, per non dire meno pericolosa. Ribadiamo la necessità che il Governo intervenga tempestivamente per garantire l’esercizio di un processo di partecipazione democratica limpido e regolare in Calabria».

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mercoledì, 2 Dicembre 2020 - 11:29
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