Comunicazione flop di Conte e ritardi di Speranza sulla mappa del rischio, caos in Campania. Sindaco del Pd: «Assurdo»

Giorgio Zinno
Il sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno

Anziché essere una conferenza stampa chiarificatrice, quella del premier Giuseppe Conte si è rivelata nuovamente un fallimento sul piano della comunicazione. Complice anche il colpevole ritardo del ministero della Salute Roberto Speranza nell’aggiornare tempestivamente, e in maniera rispettosa dei lavoratori, la famosa ‘mappa del rischio’ dal cui colore dipendono le sorti di negozianti al dettaglio e ristoratori.

Quando, infatti, si sono spenti microfono e telecamere, in Campania si è creato il caos. La Regione è sottoposta alla zona rossa, quella che prevede le restrizioni più severe sul fronte occupazionale rispetto ad alcune categorie. Ebbene, in base all’ultimo provvedimento del ministero, la zona rossa è scaduta ieri (3 dicembre) ma sino a ieri sera non è arrivata alcuna comunicazione sul ‘nuovo’ colore della Campania, con il risultato che, quando il premier ha annunciato l’apertura dei negozi sino alle 21 di sera in tutta Italia (con tanto di slide a rimarcare il pensiero), in Campania in tantissimi hanno legittimamente pensato di potere riaprire i battenti.

Leggi anche / Nuovo Dpcm, Natale amaro senza turisti: chi arriva andrà in quarantena. Confermati i blocchi sugli spostamenti

I social network, ancora una volta, hanno fatto da cassa di risonanza di questa confusione e la cosa non è sfuggita dapprima a Confcommercio Campania che, intorno alle 10 di ieri sera, anche a mezzo Facebook, ha informato «che i negozi delle regioni che si trovano in zona rossa domani non potranno riaprire. Pertanto si resta in attesa delle decisioni che saranno prese domani dal Ministro della salute su eventuali modifiche relative al “colore” della Regione Campania», e poi a diversi sindaci, pure espressione di partiti di maggioranza, che non hanno esitato a bacchettare duramente il premier Giuseppe Conte. Tra questi vi è Giorgio Zinno, il primo cittadino di San Giorgio a Cremano, comune alle porte di Napoli che conta oltre 40mila abitanti. Con un post su Facebook dell’una di notte, Zinno non solo ha provato a chiarire le idee agli spaesati negozianti e ristoratori ma ha evidenziato come «ancora una volta la comunicazione del presidente del Consiglio induce in errore ed è differente dai provvedimenti ufficiali».

«È assurdo questo modo di gestire la comunicazione di notizie fondamentali per la vita di milioni di persone da parte del Governo – rileva piccato Zinno – La notizia diramata tramite la conferenza stampa di Conte era parziale e equivocabile. L’apertura fino alle 21:00 difatti non si applica nelle zone rosse come la Campania». E la Campania, precisa Zinno, resterà «zona rossa fino al 6 dicembre, a meno che il ministro Speranza, prima di tale data, non cambi idea e ci sposti in zona arancione o gialla come cita l’articolo 14 comma 2 del DPCM datato 3 dicembre ma diramato ufficialmente pochi minuti fa».

«Ugualmente, è vietata la riapertura di ristoranti e bar, che potranno continuare solo ad operare per l’asporto ed il delivery. In pratica, per noi non è cambiato nulla e dobbiamo aspettare novità che arrivino da Roma», precisa Zinno. Che poi dà la stoccata finale a Conte: «So che state tutti facendo fatica a comprendere cosa sta accadendo e molti di voi rischiano di cadere nello sconforto. Si annunciano notizie in maniera sconnessa che poi vengono cambiate negli atti ufficiali».

venerdì, 4 Dicembre 2020 - 08:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA