Covid, oltre 2mila nuovi casi in Campania. Morti il dirigente delle Malattie infettive del Moscati e un detenuto di Poggioreale


La Campania resta tra le tre regioni più colpite dalla diffusione del Covid-19. In base ai dati forniti ieri dall’Unità di crisi, a fronte di 24.709 tamponi effettuati sono stati scoperti 2.295 nuovi casi di positività al Coronavirus. Di questi, 154 sono pazienti sintomatici e 2.141 sono gli asintomatici. Si sono registrate 2.162 guarigioni e 54 decessi, di questi 28 nelle ultime 48 ore e 26 nei giorni scorsi ma registrati soltanto ieri. Tra le vittime c’è un detenuto 66enne, Filippo A., che era stato trasferito dal carcere di Poggioreale all’ospedale Cardarelli dove è deceduto: l’uomo era cardiopatico. È il terzo decesso per Coronavirus tra i detenuti della Campania: due decessi si sono verificati a Poggioreale e uno tra i reclusi del carcere di Secondigliano. È morto per Covid anche il direttore sanitario dell’istituto di Secondigliano Raffaele De Iasio.

Al momento sono 42 i detenuti dell’istituto di pena partenopeo positivi al Covid-19, tutti nel padiglione Venezia e uno nel Sai (Sezione assistenza intensiva), e 39 i detenuti in quarantena precauzionale, nel padiglione Firenze. Sono 27, invece, gli agenti del personale di polizia penitenziaria contagiate, 10 delle quali in quarantena. Tra il personale sanitario ci sono 4 persone assenti per Covid-19, tra le quali 3 medici e un infermiere. I detenuti ricoverati in ospedale sono 3, dei quali 2 al Cardarelli e uno al Cotugno. Situazione più complessa al carcere di Secondigliano, dove ieri si sono recati il garante campano Samuele Ciambriello e quello napoletano Pietro Ioia per incontrare la direttrice Giulia Russo, la responsabile sanitaria Maria Rosaria Gemei, il responsabile della sanità penitenziaria dell’Asl Na1 Lorenzo Acampora. Sono 51 i positivi e 6 in isolamento sanitario su una popolazione di 1.185 detenuti. Non ci sono ricoverati in ospedale.

Tra il personale di polizia penitenziaria i positivi sono 57 e 22 in quarantena precauzionale perché a contatto con positivi. Fra il personale sanitario c’è un solo positivo. I tamponi totali somministrati ai detenuti dall’inizio della pandemia sono poco più di 1.000. Sono stati sottoposti a tampone i detenuti di quasi tutti i reparti, tranne una sezione del reparto Ionio e una sezione del reparto Ligure che avverrà nei prossimi giorni.

Commuove, inoltre, la storia del dirigente medico dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale ‘Moscati’ di Avellino Mario Claudio Magiocca: il 66enne di Roccarainola, in provincia di Napoli, lavorava ormai da molti anni nell’ospedale irpino e i suoi colleghi hanno tentato di tutto per salvarlo. Aveva contratto il Covid lavorando in reparto. «La tragedia collettiva che stiamo vivendo», sottolinea il direttore generale dell’Azienda Moscati Renato Pizzuti, «è ancora più drammatica quando colpisce uno dei medici impegnati in prima persona proprio nella lotta contro il coronavirus. Il dottor Magliocca ha lavorato fino alla fine in uno dei reparti Covid, con grande umanità, competenza e profondo senso del dovere. La famiglia del Moscati si stringe intorno ai parenti, ai colleghi e agli amici del dottore Magliocca, del quale conserverà sempre vivo il ricordo dell’uomo e del medico».

venerdì, 4 Dicembre 2020 - 08:17
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