Due poliziotti e un carabiniere arrestati in Croazia. La strana storia della ‘scorta’ a un imprenditore

Cella Carcere

Ha dell’incredibile, e al tempo stesso presenta molti aspetti poco chiari, la storia che arriva dalla Croazia e che ieri ha portato all’arresto di sei persone. Ha dell’incredibile perché tra le persone finite sotto accusa ci sono anche due poliziotti in servizio a Napoli e un carabiniere. In arresto sono finiti anche un imprenditore, e altri due italiani.

Tutto ruota attorno a un imprenditore di 31 anni, A.A., che si sarebbe dovuto recare in Croazia per ritirare una ingente somma di denaro, frutto dello scioglimento di una società locale. L’uomo si è fatto scortare dai poliziotti, dal militare dell’Arma e da due connazionali. Per l’autorità giudiziaria croata, la somma da riscuotere sarebbe stata però il frutto di un’operazione poco pulita: a sporgere denuncia è stato un socio dell’imprenditore, il quale avrebbe anche riferito agli investigatori di essere stato minacciato.

Tutto nascerebbe da una diatriba tra i soci di questa ditta che, di recente, era riuscita a ottenere il rilascio di importanti crediti, fino a poco tempo fa rimasti bloccati per motivi legali. Secondo quanto rende noto la polizia croata l’arresto dei sei italiani è avvenuto mercoledì sera, al confine con la Slovenia, precisamente nei pressi di Buje, nell’Istria nordoccidentale. Dalle autorità di Zagabria però nessun riferimento alla presenza dei tre rappresentanti delle forze dell’ordine italiane. Al momento gli indagati sono in carcere, sempre a Buje, in attesa dell’udienza di convalida che si dovrebbe tenere tra oggi e domani. I due poliziotti risultano entrambi in servizio a Napoli, precisamente nel reparto prevenzione crimine, mentre il militare sarebbe di stanza nel Casertano.

Secondo il racconto fornito da alcune fonti, i due poliziotti, difesi dall’avvocato Maurizio Capozzo, tempo fa sarebbero stati contattati da un loro comune amico, un carabiniere, che ha proposto a entrambi di accompagnarlo in Croazia per ‘scortare’, verosimilmente dietro compenso, un imprenditore il quale si doveva recare nel paese balcanico per ritirare una ingente somma di denaro ricavata dallo scioglimento di una società. Di tutto ciò, in realtà, si sarebbe dovuto occupare un altro carabiniere che però, nel frattempo si è ammalato a causa del Covid-19. E’ stato così che il carabiniere malato ha chiesto a un collega, quello che è stato arrestato, di portare a termine la scorta per suo conto.

Prima di partire il militare subentrante ha proposto il servizio di scorta anche ai suoi due amici poliziotti i quali hanno accettato. Gli stessi parenti hanno anche sottolineato che gli agenti non avevano mai avuto contatti con persone in Croazia e neppure c’erano andati in precedenza. In sostanza non erano a conoscenza della diatriba sorta nella società.

venerdì, 4 Dicembre 2020 - 09:01
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