Campania, alunni in classe ‘a spizzichi e bocconi’: in aula solo la seconda elementare. Le ‘no Dad’: «Ormai è cabaret»

La protesta di mamme e bambini davanti alla Regione il 16 ottobre 2020 (foto Kontrolab)

La Campania riapre le porte delle seconde classi della scuola Primaria, che vanno ad aggiungersi ai bimbi delle prime classi e a quelli delle scuole dell’infanzia, una scelta che aumenta il divario tra Regione e mamme che sono contrarie alla didattica a distanza e chiedono da settimane a gran voce che gli alunni campani tornino a far lezione in presenza. Una ‘battaglia’ che ha diviso genitori ed ente regionale anche dinanzi al tribunale amministrativo a colpi di ricorsi risolti però tutti dai giudici a favore delle scelte del governatore De Luca e dell’Unità di Crisi. L’ultima capitolo di quella che sta diventando una saga è arrivato ieri con la decisione, da parte dell’Unità di crisi, di disporre da domani, 9 dicembre, il ritorno all’attività didattica in presenza dalla scuola per l’infanzia alla seconda classe delle scuola Primaria. Ovviamente per tutte le altre classi si continua con la Dad, ovvero le lezioni da remoto al computer. La decisione della task force regionale è arrivata dopo aver verificato l’esito dello screening ‘Scuola sicura’ (tamponi volontari alla popolazione scolastica) che ha rassicurato i tecnici e portato a questa parzialissima riapertura.

Duri sarcastici  i toni e i commenti sulla pagina Facebook ‘Scuole aperte…sempre’, soltanto uno dei numerosi gruppi nati sui social. «Nasce una nuova avvincente serie tv – si legge in un post –  ‘Incompetenti al potere’ dove in sole 88 puntate si decide, con calma, l’apertura delle scuole. Oggi l’Unità di crisi stabilisce che a tornare in classe, dopo soli due mesi di stop, saranno anche i bambini della seconda classe delle elementari! A tutti gli altri – prosegue il testo – diciamo: non demordete che per la fine del 2021 ce la faremo tutti a rientrare a scuola!!». E ancora: «Se non fosse per la gravità della situazione penserei ad un numero da cabaret cui, senza vergogna alcuna, sono molto inclini i nostri politici locali!». Le famiglie che da mesi manifestano in piazza la loro contrarietà alla didattica a distanza – come si legge in un post – si sentono «abbandonati dal Governo e dal ministro dell’Istruzione».

Sull’ultima ordinanza della Regione Campania è intervenuta l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini che ha spiegato come tutte le altre classi delle scuole di ogni ordine e grado torneranno a far lezione in presenza dal 7 gennaio come in tutto il resto d’Italia, sanando così una situazione che vede gli studenti campani lontani dalle aule, fatta eccezione per un breve numero di giorni, da marzo 2020. «Lo screening – ha poi polemizzato – ha dato buoni risultati» nonostante tra i 40mila testati ci siano stati pochi genitori e allievi, perché le famiglie hanno scelto di boicottarlo. Rispetto alla scelta di aprire solo ai bambini della seconda elementare ha spiegato che «sono quelli che hanno più difficoltà con la Dad».

Nonostante l’ordinanza regionale, comunque, non mancano i sindaci che hanno annunciato per le prossime ore un’ordinanza locale con cui procastineranno anche per queste classi il ritorno in classe direttamente al 7 gennaio. Giovanni Palomba, primo cittadino di Torre del Greco, ha già emanato il provvedimento che rinvia a gennaio il rientro nelle scuole di ogni ordine e grado.

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martedì, 8 Dicembre 2020 - 09:32
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