Napoli, notte di passione in Consiglio comunale: de Magistris salvo per un voto, sì al Bilancio tra le polemiche

De Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris (foto Kontrolab)

Luigi de Magistris si ‘salva’ nella notte per un solo voto al termine di una seduta convulsa e piena di colpi di scena durata circa 18 ore. Il verbale del Consiglio comunale segna la fine dei lavori alle 3.45 di notte dopo un’estenuante maratona conclusasi con 19 consiglieri favorevoli al Bilancio di previsione 2020-2022 e 18 contrari.

A pesare sulla conta finale sono le assenze nell’opposizione di Salvatore Guangi, consigliere di Forza Italia, e del ‘caldoriano’ Domenico Palmieri (‘Napoli Popolare’). A votare a favore del documento contabile anche Anna Ulleto, oggi nel Misto, che si è espressa contro il suo ex partito, il Pd (lasciato dopo essere finita sotto inchiesta, nel giugno 2018, per voto di scambio alle elezioni del 2016), schierato per il no. Contro il Bilancio hanno invece tutte le forze di opposizione (M5s, Pd, Iv, Fdi, La Città), cui si sono aggiunti Stanislao Lanzotti di Forza Italia (gli azzurri si confermano divisi sul sostegno all’ex pm con la bandana) e i consiglieri che nel 2016 furono eletti nella maggioranza, come Maria Caniglia (da tempo passata al Gruppo Misto) e Fulvio Frezza (eletto a settembre in Consiglio regionale con ‘Più Europa’, lista a sostegno di De Luca).

De Magistris, dunque, si salva dal commissariamento grazie alla stampella tesa dall’opposizione (che ha compensato l’ormai evidente assenza di maggioranza numerica) ma anche per l’assenza forzata di Nino Simeone, intenzionato a votare ‘no’ ma che intorno alle 2 ha dovuto abbandonare l’aula in carrozzella perché colto da malore. Simeone, che nel 2016 fu eletto nelle liste di De Magistris ma da tempo in rotta di collisione col sindaco (attualmente è nel Gruppo Misto e nelle scorse Regionali ha presentato la candidatura con ‘De Luca presidente’), è reduce da un delicato intervento chirurgico al cuore. Nonostante le precarie condizioni di salute ha tenuto duro sino a che ha potuto. Quando ha accusato il malore è stata chiamata un’ambulanza del 118, e il consigliere è andato via in sedia a rotelle mandando così in fumo, suo malgrado, un’altra chance di bocciatura del Bilancio (ci sarebbero stati 19 ‘no’ e 19 ‘sì’ e il documento contabile non sarebbe passato). Dopo l’allontanamento di Simeone, la seduta è ripresa alle 3 di notte e la maggioranza ha portato a casa il risultato che salva de Magistris dallo scioglimento anticipato ed evita il commissariamento del Comune. 

Durissime le reazioni che hanno accompagnato il risveglio dei napoletani. «Stanotte – ha commentato Graziella Pagano, coordinatrice di Italia Viva a Napoli – è stata scritta la pagina di sciacallaggio politico più grave della storia di questa città. Ringrazio i consiglieri di Italia Viva per aver retto, fisicamente e politicamente, insieme agli altri colleghi della opposizione (quella vera). Il sindaco è salvo per un solo voto». «Ci sarebbe da vergognarsi per quello che è accaduto – continua – ma com’è noto la vergogna non abita a San Giacomo da circa 10 anni. Godetevi questi altri 5 mesi. Pure passano». Poi gli ironici complimenti ai consiglieri Guangi e Palmieri, artefici, insieme ad Ulleto, del salvataggio della Giunta di de Magistris. E una frecciata a Guangi e Palmieri la lancia anche il consigliere del Pd Federico Arienzo, che però non li cita direttamente (ma il riferimento appare evidente): «Il mio rispetto a chi per la sua parte ha lottato per quello in cui crede, maggioranza e opposizione. A chi vive di interessi personali, di scelte opportunistiche non ho nulla da dire, la storia vi giudicherà e nessuno di voi sarà ricordato se non per lo squallore che avete rappresentato». 

venerdì, 11 Dicembre 2020 - 10:58
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