A Napoli penalisti alle urne, ma platea divisa sull’opportunità di votare. C’è un documento di 80 legali per il rinvio

Toghe

Saranno elezioni diverse e non solo per via dei tempi che imporranno particolari misure per evitare i soli capannelli a ridosso del seggio elettorale. Quelle che mercoledì 16 dicembre attendono i penalisti napoletani saranno elezioni diverse dal passato perché in campo ci sono ben tre liste; perché i candidati presidenti di due di queste liste sono espressione della Camera penale uscente; perché le storie dei candidati presidenti sono incredibilmente intrecciate tra loro con conseguente spacchettamento di voti; e perché sino alla giornata di oggi c’è sul tappeto la discussione di un possibile rinvio delle elezioni che ha visto spaccati i tre possibili presidenti e che è sfociata anche in una petizione

Ma andiamo con ordine, partendo dagli schieramenti. Ermanno Carnevale, presidente uscente, si ripresenta con una squadra quasi gemella a quella che l’ha sostenuto nel mandato. Come segretario figura Mario Pasquale Fortunato (subentrato nell’incarico al dimissionario Gaetano Balice), come tesoriere Mattia Floccher, mentre gli altri candidati a fare parte del direttivo sono Andrea Abbagnano Trione, Giuseppe Carandente, Sabina Coppola, Sergio Schlitzer, Fabio De Maria, e Giuseppe Musella. Per i probiviri, Carnevale schiera Franco Cortese, Giovanni Gurgo e Alberto De Vita.

A contendere la presidenza della Camera penale a Carnevale ci sarà un ex compagno di squadra, ossia Gaetano Balice, che ha voluto in squadra Marialessandra Cangiano (segretario), Francesco Benetello (tesoriere), Raffaele Miele, Marcella Laura Angiulli, Alfonso Tatarano, Rosario Marino, Raffaele Monaco e Giuseppe Scarpa. Per i probiviri ci sono Paolo Cerruti, Vincenzo Dostuni e Ivan Filippelli.

L’ultima lista è quella di Marco Campora, che torna nella mischia dopo lo stop di due anni determinato dalla legge Falanga sul vincolo del doppio mandato (è stato tesoriere nel direttivo di Cerabona e segretario nel direttivo Belloni). Campora porta in squadra Angelo Mastrocola (segretario), Errico Frojo (tesoriere), Marco Bello, Valerio Esposito, Guido Furgiuele, Claudia Milano, Raffaele Minieri e Leopoldo Perone. Per il collegio dei probiviri ci saranno Pasquale Coppola, Domenico Di Criscio e Giovanni Battista Vignola. Questa squadra si contende con Carnevale un bacino di voti pressoché identico: nelle scorse elezioni, infatti, Carnevale e i suoi furono appoggiati dalla stessa fetta di avvocatura che oggi invece ha dei suoi rappresentanti nella lista Campora. Ne va dimenticato che la lista Carnevale potrebbe subire un ulteriore rosicchiamento dalla lista Balice, dal momento che, alle scorse elezioni, Balice portò un suo ‘pacchetto di voti’ proprio in sostegno del presidente uscente. Tuttavia la lista Balice conta di attrarre voti dal bacino elettorale cui attinse, due anni fa, il candidato Bruno Botti, che perse per una manciata di voti.

Sullo sfondo si agita da diverse settimane lo spettro del possibile rinvio delle elezioni, tema che ha sollevato non poche polemiche all’interno della categoria. Tutto è cominciato diverse settimane fa quando, a seguito della scomparsa di un giovane penalista molto stimato, Balice aveva suggerito un rinvio del voto, sine die, per elaborare il lutto e per evitare che i toni accesi della campagna elettorale potessero in qualche modo sporcare il dolore che aveva colpito tutta la classe forense partenopea. Carnevale, di rimando, aveva proposto un azzeramento delle elezioni, con la nomina di una sorta di struttura commissariale da affidare a dei ‘saggi’ e che avrebbe dovuto traghettare i penalisti sino alle prossime elezioni. Campora, invece, si era detto contrario alle due ipotesi.

Così si è arrivati a questa mattina, quando i penalisti si sono ritrovati con una richiesta di slittamento delle elezioni al giugno 2021 cristallizzata in un documento firmato da quasi 80 avvocati: i legali spiegano che a loro avviso sono assenti le «condizioni che consentano l’esercizio pieno delle prerogative di partecipazione degli iscritti alla vita dell’organismo rappresentativo dell’avvocatura penalista partenopea, maggiormente proprio rispetto alla partecipazione ad un’assemblea elettorale» e sottolineano l’esistenza di un «avanzato processo di erosione della indispensabile coesione interna tra le componenti maggiormente rappresentative degli operatori della difesa nel settore della giustizia penale del circondario partenopeo».

I firmatari chiedono dunque prima un compattamento della categoria e poi le elezioni, fissando anche delle tappe indispensabili a questo percorsi: viene proposta la riapertura dall’1.01.2021 al 31.03.2021 delle iscrizioni alla Camera penale di Napoli a tutti i colleghi iscritti al Consiglio dell’Ordine del distretto di Corte di appello, previo azzeramento dell’attuale tesseramento e contestuale verifica dei requisiti per la iscrizione dei soci e la partecipazione di questi ultimi alla vita della organismo forense; proposta la riapertura del termine per la presentazione delle liste a maggio 2021, previa fissazione della data delle operazioni di voto per il rinnovo della Giunta a Giugno 2021.

Il documento cade in concomitanza con una nuova lettera-appello di Ermanno Carnevale, che sollecita una sospensione delle elezioni. Inevitabilmente questi due nuovi momenti, e in modo particolare il documento sottoscritto da quasi 80 avvocati, hanno riacceso la discussione all’interno della categoria. Come candidato ha preso posizione Gaetano Balice, che, pur difendendo il suo primo richiamo a un rinvio del voto, oggi invece è per le elezioni senza se e senza ma, ritenendo ormai tardiva ogni discussione. Resta ferma la posizione dell’avvocato Campora.

lunedì, 14 Dicembre 2020 - 14:57
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