Elezioni amministrative a Reggio Calabria, due arresti: ai domiciliari consigliere del Pd che siede nella direzione nazionale


Ancora un’inchiesta che tocca il nervo scoperto delle elezioni inquinate sul territorio calabrese. Questa volta la procura della Repubblica di Reggio Calabria ha vagliato le elezioni amministrative della città tenutesi il 20 e il 21 settembre scorso e che hanno decretato la vittoria a sindaco dell’avvocato Giuseppe Falcomatà, già primo cittadino dal 2014 al 2017. All’ultima tornata elettorale Falcomatà si è imposto con il 58,36% dei voti (ossia 44.069 preferenze). A sostenerlo il Partito democratico, di cui fa parte, e dieci liste.

Ebbene, l’inchiesta della procura che adesso parla di brogli alle amministrative ha toccato proprio il Partito democratico. Tra le due persone colpite da misura cautelare c’è Antonino Castorina, consigliere comunale del Pd eletto nelle elezioni di settembre: a lui gli agenti della Digos della Questura di Reggio Calabria hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Analoga misura cautelare è stata emessa nei confronti di un presidente di seggio, Carmelo Giustra. Quest’ultimo, secondo quanto emerso, avrebbe aiutato Castorina a violare la normativa elettorale.

Al momento, le indagini non mettono in discussione il risultato elettorale e la vittoria del sindaco Giuseppe Falcomatà ma riguardano solo la posizione di Antonino Castorina che è pure componente della direzione nazionale del Partito democratico. Con 1510 voti raccolti alle elezioni di settembre, Castorina è stato il consigliere comunale più votato del centrosinistra. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Paolo Petrolo.

lunedì, 14 Dicembre 2020 - 09:34
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