«Bonafede dimettiti». Da Trieste a Cagliari la Lega Giovani è scesa in piazza portando la voce di oltre 20mila praticanti avvocato, in quella che doveva essere la giornata della prima prova d’esame per l’abilitazione professionale. Giovani dottoresse e dottori in Giurisprudenza che chiedono certezza e chiarezza, dopo anni di sacrifici anche da parte delle loro famiglie.
«Mentre per il 7 gennaio è prevista la riapertura delle scuole – compresi gli istituti con oltre 2mila ragazzi – il Governo non è stato ancora capace di dire una sola parola chiara su quando, dove e come far svolgere l’esame ad una platea di egual numero per la quale chiediamo certezza e dignità. E’ incredibile come gli stessi avvocati Bonafede e Conte continuino ad ignorarli completamente», ha commentato il deputato della Lega Luca Toccalini, coordinatore dei Giovani del partito, sceso in piazza a Roma dinanzi al ministero della Giustizia.
Un presidio si è tenuto anche in via San Barnaba, davanti ad uno degli ingressi del Palazzo di Giustizia di Milano. Una quindicina i ragazzi della Lega Giovani che hanno organizzato la manifestazione, supportata anche dall’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Stefano Bolognini. Diversi i cartelli esposti: «Certezze e chiarezza per l’esame da avvocato», recitava uno; in un altro si specificava: «Dopo anni di tirocini gratis vogliamo fare l’esame». A spiegare le motivazioni della mobilitazione, che si svolge parallelamente davanti ad altri tribunali d’Italia, è Alessandro Verri, della Lega Giovani: «Oggi doveva svolgersi l’esame di Stato, ma il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha abbandonato i praticanti al loro destino, comunicando solo con un post su Facebook che sarebbe stato rinviato».
Quindi un attacco al Guardasigilli: «Bonafede pensa prima ai mafiosi e alle scarcerazioni che al nostro futuro». Gli ha fatto eco Bolognini: «Questa è la protesta di 20mila praticanti, che non sanno se e quando l’esame si farà e non possono cominciare a lavorare, come chiedono». Per l’assessore lombardo bisogna «trovare il modo di fare l’esame, con le distanze e seguendo le misure di sicurezza. Speriamo che Conte, fra tanti annunci ‘colorati’, trovi il tempo di annunciare la data fissata, speriamo tra gennaio e febbraio».
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martedì, 15 Dicembre 2020 - 14:23
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