Attacco hacker alla Leonardo, il principale indagato resta in carcere: il Riesame promuove l’inchiesta

Leonardo

Nulla da fare per Arturo D’Elia l’ex consulente della Leonardo spa per conto della quale gestiva la sicurezza informativa dell’azienda, accusato di essere l’hacker che, attraversi un trojan di nuova ingegnerizzazione, è riuscito a “infettare” diversi computer dell’azienda di Pomigliano d’Arco per sottrarre circa 10 Gigabyte di dati ritenuti i rilevante valore aziendale, tra maggio 2015 e gennaio 2017: i giudici della ottava sezione (collegio A) del Tribunale del Riesame di Napoli hanno confermato il carcere disposto dal giudice per le indagini preliminari Roberto D’Auria della decima sezione penale del Tribunale di Napoli.

A D’Elia, che è recluso nel carcere di Salerno Fuorni, i pm Maria Sofia Cozza e Claudio Orazio Onorati, dello speciale pool anti cyber crime della procura di Napoli, contestano l’accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni telematiche e trattamento illecito di dati personali.

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domenica, 20 Dicembre 2020 - 01:56
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