Giustizia, il Tar annulla una nomina al Tribunale di Rimini fatta dal Csm: ci fu un «travisamento di istruttoria»


A distanza di due anni dalla nomina del giudice Sonia Pasini a presidente della sezione penale del Tribunale di Rimini, il Tar del Lazio annulla la decisione assunta dal plenum del Csm e riapre i giochi. E’ l’esito della decisione intervenuta a seguito del ricorso presentato da un altro magistrato che concorreva per l’incarico, Fiorella Casadei, sempre in servizio nel tribunale riminese.

Secondo il Tar la valutazione comparativa ha «appiattito» il profilo di Casadei, assistita nel ricorso dall’avvocato Alessandro Lipani, «per ricordarne solo quelle esperienze» sulle quali poteva essere fatto un «giudizio comparativo diretto» con Pasini, «in tal modo incorrendo in evidente travisamento e difetto di istruttoria, e comunque nel difetto di motivazione». E’ poi «pacifico» per il Tar che Casadei «abbia circa 10 anni di attività in più» nel settore penale di Pasini e nella proposta della quinta commissione per Pasini e nello stesso settore Casadei ha raggiunto dei risultati che la proposta «semplicemente ignora».

Il nome di Sonia Pasini era spuntato dalle chat tra l’ormai ex pm romano Luca Palamara e il magistrato Gianluigi Morlini nel corso di conversazioni su nomine da farsi: Morlini scriveva a Palamara di Pasini dicendo che era uno dei nomi da tenere “sotto controllo”. Il Tar non fa però riferimento in alcun modo a questa circostanza, limitando la sua valutazione al metodo usato dal Csm per comparare i profili delle due candidate. 

La sentenza del Tar condanna anche il Csm al pagamento, in favore della ricorrente, di duemila euro di spese di giudizio. Dal punto di vista penale Casadei è assistita dall’avvocato Elena Fabbri del foro di Rimini, che ha avuto accesso agli atti come potenziale persona offesa a Perugia e ha acquisito le chat che riguardano la nomina. 

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lunedì, 21 Dicembre 2020 - 18:24
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