Giustizia, il Covid ridisegna l’inaugurazione dell’anno giudiziario: interventi brevi, piattaforme digitali per il ‘pubblico’

anno giudiziario 2020 Napoli (Foto Kontrolab)
L'apertura dell'anno giudiziario a Napoli nel gennaio 2020 (foto Kontrolab)

Le misure anti-Covid ridisegnano anche l’inaugurazione dell’anno giudiziario prevista per fine gennaio.

Il solenne rito che si svolge si svolge nell’Aula Magna della Cassazione alla presenza del presidente della Repubblica e dalle massime cariche dello Stato e il giorno successivo nelle Corti d’appello di tutta Italia per un bilancio sull’amministrazione della giustizia sarà in tono minore: pochi partecipanti e durata ridotta, questo allo scopo non solo di consentire il distanziamento sociale ma anche di abbattere i tempi della ‘condivisione’ di uno stesso spazio chiuso per troppo tempo.

Le modalità di svolgimento dovranno fare i conti con la «grave situazione di emergenza sanitaria in atto«, come stabilito in prima battuta dal primo presidente della Cassazione Pietro Curzio e martedì 22 dicembre anche dal plenum del Csm. 

L’Assemblea di Palazzo dei marescialli ha varato le linee guida che dovranno essere rispettate anche in tutte le Corti d’Appello. Si tratta di misure precauzionali che, nel rispetto dei provvedimenti del governo per la prevenzione del contagio da Covid 19, devono garantire «la massima sicurezza» dei partecipanti. La presenza fisica dovrà essere limitata «ai soli protagonisti istituzionali».

E dovranno essere ristretti «numero e durata degli interventi» perché l’intera cerimonia «non duri più di un’ora». Si cercherà comunque di dare uno spazio alternativo alle altre voci: «enti e associazioni interessati potranno far pervenire relazioni scritte» e una partecipazione più allargata potrà essere garantita comunque con le «piattaforme digitali». 

giovedì, 24 Dicembre 2020 - 12:00
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