Calci e pugni contro un’ambulanza del 118, a Napoli il 2021 inizia con l’ennesima aggressione al personale sanitario

Coronavirus
(foto Kontrolab)

Il 2021 è iniziato da appena 4 giorni ma la Sanità campana segna già la prima aggressione dell’anno ai danni di personale sanitario. A subirla è stato l’equipaggio di un’ambulanza del 118 di Napoli, come ha informato l’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’. Stando alla segnalazione, i medici della postazione 118 di Scampia, ieri sera intorno alle 22, quando erano stati allertati per un uomo afflitto da un dolore toracico nel quartiere periferico di San Giovanni a Teduccio. L’ambulanza, partita dall’Ospedale del Mare dove il personale stava ripristinando i dispositivi di protezione individuale (mascherine, tute, visiere e calzari obbligatori per pazienti Covid), ha percorso in pochi minuti il tragitto fino al quartiere di San Giovanni, ma all’arrivo i sanitari hanno trovato un gruppo di persone inferocite che hanno iniziato a prendere a calci e pugni il mezzo di soccorso.

Con grande difficoltà, e sotto minacce e offese, riporta la pagina Facebook dei medici, il medico e l’infermiere hanno raggiunto l’appartamento del paziente e lo hanno trasferito immediatamente in ambulanza, portandolo sano e salvo al pronto soccorso.

 «Inizia molto male questo 2021 per il 118 partenopeo – si legge in una nota dell’associazione –  ricordiamo l’aggressione di inizio 2020 quando sempre a San Giovanni a Teduccio il medico della postazione Chiatamone fu investito dall’onda d’urto di un petardo perdendo l’uso momentaneo dell’udito all’orecchio destro».

Lo scorso settembre è stata approvata la legge che prevede uj inasprimento delle pene in caso di aggressioni al personale sanitario, con reclusione da 4 a 10 anni in caso di lesioni gravi, e dagli otto ai sedici anni per lesioni gravissime con procedibilità d’ufficio. Una legge che pare non sia ancora diventata un deterrente almeno in Campania, dove ambulanze, infermieri e medici nel corso del solo 2020 sono diventati bersaglio dei violenti; nell’anno appena andato via le aggressioni a Napoli e provincia ai danni di camici bianchi e personale del 118 sono state 55, la metà circa rispetto ai 105 casi del 2019, ma il dato mitigato dipende dall’emergenza Coronavirus che ha ridotto le prestazioni ordinarie e ‘tenuto fuori’ i visitatori dalle corsi di ospedale. A dicembre peraltro è entrato in funzione l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale sanitario e socio-sanitario, che ha il compito di monitorare gli episodi di violenza e promuovere azioni di contrasto.

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lunedì, 4 Gennaio 2021 - 08:58
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