Napoli, rider picchiato e rapinato: una macelleria di Ottaviano si fa avanti e gli offre lavoro come macellaio

Gianni Lanciano
Gianni, il rider aggredito da un branco di malviventi e rapinato dello scooter

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Quel video ha fatto la differenza. Quei 54 secondi di violenza vigliacca inanellati l’uno dopo l’altro hanno scosso dal torpore dell’indifferenza e della rassegnazione una città ormai assuefatta agli sterili bollettini degli episodi di micro-criminalità, che pure sono pieni zeppi di storie come quella accaduta la scorsa notte a Gianni, rider per necessità, a Calata Capodichino.

La tenace resistenza di Gianni al ‘branco’, la sua storia di padre di famiglia che perde il lavoro di macellaio dopo 25 anni e si rimbocca le maniche, con un lavoro precario e nell’immaginario collettivo svolto da giovani, per portare avanti la famiglia, hanno risvegliato quel senso di umana solidarietà che dorme stanca dinanzi ai freddi, e costanti, titoli dei giornali che un giorno sì e uno no raccontano di pistole puntate contro poveri cristi nel tentativo di depredarle di qualcosa di lavoro. E così prima è arrivata la raccolta fondi, organizzata da un cittadino qualsiasi, alla quale hanno aderito ben 822 persone e adesso si stanno facendo strada anche le offerte di lavoro per quest’uomo di 50 anni, che con dignità e umiltà fa consegne a domicilio da due mesi usando lo scooter bianco che aveva regalato alla figlia per i suoi 18 anni. Una macelleria di Ottaviano ha raccolto l’appello di Gianni, che non chiede altro se non tornare a svolgere il suo lavoro, e ha postato su Instagram un messaggio nel quale offre a Gianni un impiego.

«Quello che è successo a Gianni è stato un fatto gravissimo che non fa onore alla nostra città – scrive il titolare della macelleria Luciano Bifulco – Per questo, da macellaio e padre di famiglia, ho pensato di dare una mano al mio collega Gianni con un’opportunità di lavoro. Stiamo già cercando diverse figure professionali da inserire nel nostro organico, tra cui anche dei macellai – aggiunge – Quindi amico mio, se ti fa piacere, passa da noi per una prova di lavoro. Saremmo contenti di poter esaudire il desiderio di Gianni di dargli un’opportunità di lavoro dopo il brutto periodo che ha trascorso».

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Ottaviano, Luca Capasso per il passo in avanti di Luciano Bifulco: «Ci troviamo di fronte a un atto di grande generosità e sensibilità, che da sindaco mi rende orgoglioso. Appena ho telefonato a Luciano ho trovato subito porte aperte». Un gesto di spontanea solidarietà è arrivato, come noto, anche dal calciatore della Lazio Mohamed Fares, che ha partecipato alla raccolta fondi donando 2500 euro. «Ho visto su Instagram un post di un mio amico di Napoli e sono venuto a conoscenza di questo episodio – ha commentato Fares ai microfoni di sslazio.it – La vicenda mi ha particolarmente colpito ed ho deciso di agire in prima persona. Ho notato un link tramite il quale era possibile effettuare una donazione e l’ho voluta effettuare in forma anonima perché non volevo che questo mio gesto suscitasse clamore mediatico. Ciò, però, è accaduto, la mia intenzione era quella di aiutare una persona in difficoltà».

lunedì, 4 Gennaio 2021 - 19:36
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