E’ ancora una volta la Campania di Vincenzo De Luca a distinguersi dalle altre Regioni nella gestione del ritorno in classe. Nella Regione che ha chiuso le scuole a marzo e tenuto da allora gli studenti in didattica a distanza, tranne gli alunni di prima e seconda elementare e i bimbi di asilo nido e materne, il rientro in aula sarà ancora scaglionato e si completerà entro il 25 gennaio. Ancora tre settimane per consentire alle scuole di organizzarsi, sebbene il piano delle prefetture sia già pronto da prima di Natale. Dunque, mentre nel resto d’Italia la riapertura delle scuole viene spostata di qualche giorno (dal 7 all’11 gennaio), in Campania il piano è diverso. In base alle previsioni poco confortanti dell’Unità di crisi, si è scelto di rinviare la data di inizio di questo travagliato anno scolastico. «La situazione è delicato – ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini – occorre valutare tutti i rischi. La Campania non è l’uncia Regione che ha queste perplessità, ho parlato con molti assessori e sono in linea con noi. Peraltro – ha aggiunto – non sono chiare le misure che il Governo vuole adottare». I ragazzi torneranno in classe, vivaddio, ma non tutti insieme.
In base alla nuova ordinanza regionale, che sarà pubblicata nelle prossime ore, le scuole in Campania riapriranno lunedì 11 gennaio quando potranno tornare in classe gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria, esattamente com’era prima della chiusura per la pausa natalizia. E’ il frutto della riunione dell’Unità di Crisi della Regione che ha valutato i dati epidemiologici in relazione alla possibilità di un ritorno in presenza; ci sarà un’ordinanza entro domani. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico generale, la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
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martedì, 5 Gennaio 2021 - 13:23
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