Frana sull’hotel a Bolzano, la chiusura da ‘zona rossa’ evita un’altra Rigopiano: caduti 2mila metri cubi di rocce

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La frana abbattutasi sull'hotel Eberle

Duemila metri cubi di rocce venuti giù come una valanga. Caduti con forza devastante sull’hotel Eberle che si staglia sulla collina di Santa Maddalena,a Bolzano. Poteva essere una strage. Poteva essere un’altra Rigopiano, dove nel 2017, una valanga travolse la struttura alberghiera uccidendo 29 persone. Ma la ‘zona rossa’ natalizia disposta dall’ultimo decreto ha fatto sì che in quell’albergo bolzanino non vi fosse ospite alcuno, ché i titolari avevano deciso di restare chiusi. Una fortuna.

Così come fortunati sono stati i proprietari della struttura, che si trovavano in un’altra ala e sono rimasti illesi. L’assenza miracolosa di vittime non cancella però la gravità di quanto accaduto nel primo pomeriggio di ieri, martedì 5 gennaio. Le immagini delle rocce che hanno sventrato l’hotel Eberle restano impressionanti: distrutta la zona che ospitava sale e congressi ed alcune stanze.

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La frana abbattutasi sull’hotel Eberle

«Fortunatamente, l’albergo era chiuso per l’emergenza Covid, altrimenti poteva essere una strage», ha detto il governatore altoatesino, Arno Kompatscher, salito sino all’Eberle per un sopralluogo. Kompatscher ha sottolineato che l’albergo è stato eretto prima che il pendio fosse stato dichiarato zona rossa per rischio geologico e perciò la struttura era in regola. L’assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, ha parlato di «un vero miracolo».

Gli esperti stanno cercando di capire le cause del crollo: il direttore dell’ufficio geologico della Provincia di Bolzano, Volkmar Mair, dopo un sopralluogo ha ipotizzato che la frana possa essere stata provocata dal maltempo delle ultime settimane.

mercoledì, 6 Gennaio 2021 - 08:00
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