Stritolato dalla crisi, fotografo si impicca nel negozio. La lettera allo Stato: «Non prendetevela con la mia famiglia»

Umberto Sbrescia

Angosciato dai problemi economici causati dalla sospensione della sua attività dovuta al lockdown, il titolare di un negozio di fotografia napoletano nei giorni scorsi si è tolto la vita. Su un biglietto, l’appello allo Stato a «non prendersela con i suoi familiari» e le spiegazioni ai congiunti per quel gesto estremo arrivato sicuramente alla fine di lunghe angosciose riflessioni. E’ la storia di Umberto Sbrescia, 66enne titolare di un negozio di fotografia che da mesi doveva convivere con le lunghe e severe restrizioni imposte dal Coronavirus. Stop alle cerimonie, occasioni mondane e conviviali ridotte all’osso: così l’attività dei fotografi si è annullata, e nella schiera dei professionisti rimasti in balia della crisi Covid c’era anche Umberto.

Sbrescia sabato scorso era andato a lavoro (gli studi fotografici sono regolarmente aperti) come sempre, senza dare avvisaglie ai familiari del male che covava chissà da quanto. A pranzo non era però rientrato, e non ha mai risposto alle chiamate preoccupate di chi lo attendeva come sempre a casa ed ha poi avvertito la polizia. Sono stati proprio gli agenti, intervenuti nello storico negozio di piazza Garibaldi a Napoli, a trovare il corpo senza vita dell’uomo, impiccatosi all’interno di quello studio che era la sua vita, il suo lavoro, il suo sostentamento.

Umberto Sbrescia si è tolto la vita lasciando un biglietto in cui chiede ai familiari di lasciare Napoli e allo Stato di non accanirsi sulla sua famiglia, rivalendosi su di loro per qualche debito lasciato in sospeso. Preoccupato per la sua famiglia, per il loro futuro, per pendenze con lo Stato e forse con qualche fornitore, non ancora saldate. Così, soffocato da questo male oscuro, Sbrescia ha deciso di dire basta, complice il colpo di grazia della pandemia.

Una pandemia che è riuscita a interferire con la storia del suo negozio di piazza Garibaldi, aperto dal padre dal 1958, punto di riferimento di generazioni di esperti di fotografia, professionisti o dilettanti. Sbrescia era anche fornitore dell’Accademia di Belle Arti, ma negli ultimi tempi la domanda si era ridotta al lumicino.

lunedì, 11 Gennaio 2021 - 08:33
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