#Ioapro, la rivolta dei ristoratori contro le chiusure imposte dal Governo: tutti a cena il 15 gennaio malgrado i divieti


Sono stanchi. Stanchi di vedere le loro vite, lavorative e di riflesso personali, ferme al palo a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 divenuta crisi economica. Sono stanchi di dipendere da un Governo che un giorno impone ai ristoratori regole ferree (con tanto di esborso economico) per adeguare i locali allo scopo di ospitare in sicurezza i clienti e il giorno dopo si rimangia ogni cosa, stabilendo divieti, chiusure e ogni altro tipo di limitazione che di fatto ha quasi azzerato gli incassi.

Così, all’ennesima indiscrezione che vuole il Governo orientato per nuove zone rosse, hanno deciso di ribellarsi, mettendo in atto un’azione di disobbedienza civile. Al ‘grido’ di #ioapro, tantissimi imprenditori di tutta Italia hanno invaso i social network per informare la classe politica dirigente che non accetteranno più i veti imposti finanche dalla ‘zona gialla’, quella più morbida, e che a partire dal 15 gennaio, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo Dpcm che è in fase di elaborazione, loro riceveranno nei locali i clienti.

L’iniziativa sta facendo breccia non soltanto nei ristoratori e nei titolari di altre attività al collasso, come le palestre, ma anche in tantissimi cittadini che, commentando i post relativi all’azione di disobbedienza civile, chiedono finanche l’elenco dei ristoranti, città per città, che resteranno aperti allo scopo di potere andare a cena e sostenere così la causa.

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martedì, 12 Gennaio 2021 - 07:00
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