Mafia e politica nell’Agrigentino, arrestato un consigliere comunale: per l’accusa era un ‘capodecina’ della cosca

Carabinieri

C’è anche un consigliere comunale del Comune di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, tra i destinatari delle misure cautelari richieste dalla Dda di Palermo nei confronti di 35 persone accusati di avere anche influenzato le elezioni facendo leva sulle intimidazioni. L’operazione è stata denominata ‘Oro bianco’ e ha portato in carcere 12 persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso. Tra i coinvolti, come detto, anche un consigliere comunale e alcuni fiancheggiatori di Giovanni Brusca, appartenenti alla famiglia Stiddara che uccise barbaramente il giudice Rosario Livatino e politici locali.

 L’operazione è coordinata dalla Dda di Palermo. L’accusa per gli indagati è di essersi avvalsi della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento ed omertà che ne derivano per commettere gravi delitti, acquisire la gestione o il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici e procurare voti eleggendo propri rappresentanti in occasione delle consultazioni elettorali.

Il consigliere comunale arrestato è il 52enne Salvatore Montalto, eletto nel 2017 nella compagine dell’Udc, impiegato di banca che, secondo le accuse mosse dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, sarebbe uno dei ‘capidecina’ della cosca capeggiata da Rosario Pace. Un uomo a disposizione della cosca, secondo gli investigatori, che avrebbe supportato per rafforzarne il ‘prestigio’ criminale sul territorio.

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mercoledì, 13 Gennaio 2021 - 10:15
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