Coronavirus e carabinieri spengono i falò di Sant’Antonio: a Napoli controlli e multe nella notte dei fuochi fuorilegge


Notte di controlli per i carabinieri del comando provinciale di Napoli. Nonostante i divieti già imposti in passato e le recenti normative anti-contagio, non sono mancati giovani desiderosi di celebrare la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, molto sentita in Campania, appiccando dei falò.
I primi alleati dei carabinieri sono stati i cittadini che hanno segnalato al 112 quanto stesse accadendo.

Nel quartiere Mercato i militari dell’Arma – allertati dal 112 proprio da abitanti della zona – sono intervenuti perché era stata accatastata della legna per un falò, tipico rito propiziatorio dedicato al Santo protettore degli animali. Dei ragazzi gli avevano appena dato fuoco, i carabinieri sono intervenuti e i ragazzi son fuggiti mentre i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e l’area è stata messa in sicurezza.

Nel quartiere Avvocata invece, i carabinieri sono giunti in tempo. Il falò non è stato acceso ed è stata una fortuna tenuto conto della quantità del materiale rinvenuto che avrebbe – una volta dato alle fiamme – potuto mettere in pericolo le abitazioni poco distanti. I militari dell’Arma hanno infatti rinvenuto in via San Giuseppe dei Nudi ed in via Santa Monica del quartiere Avvocata dei cumuli di alberi ed un grosso ceppo rimosso con una ruspa. La ditta specializzata ha dovuto impiegare 2 camion per rimuovere la legna rinvenuta.

Nel quartiere Mercato-Pendino i carabinieri della stazione di Borgoloreto – allertati dal 112 – sono intervenuti in piazza Mercato perché era stata segnalata la presenza di alcune persone che stavano bruciando della legna. Tempestivo anche qui l’intervento dei militari che hanno allertato i vigili del fuoco. Le due pedane sono state rimosse. Durante i controlli sono stati sanzionate 21 persone per non aver rispettato il coprifuoco imposto dalle recenti normative anti-contagio.

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lunedì, 18 Gennaio 2021 - 11:28
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