Nove anni di inferno, poi l’ultima assoluzione in Corte di Cassazione per il chirurgo ‘mago’ dei trapianti di trachea

Paolo Macchiarini

Una epopea giudiziaria conclusasi con una nuova assoluzione quella di Paolo Macchiarini, 62enne chirurgo noto per aver compiuto il primo trapianto di trachea al mondo e catapultato nove anni fa in una vicenda giudiziaria a cui nei giorni scorsi ha potuto mettere la parola fine. La Corte di Cassazione ha infatti assolto Macchiarini anche dall’ultima accusa, quella di falso, cancellando nei suoi confronti ogni addebito.

Macchiarini era accusato di truffa, peculato, tentata concussione, abuso di ufficio; secondo l’accusa dei pm, inoltre, avrebbe consigliato ai pazienti di operarsi extra moenia, cioè privatamente, così falsando le liste di attesa. Un impianto accusatorio completamente sfumato con l’ultima decisione dei giudici della Suprema Corte. Assolti da tutte le accuse anche gli altri colleghi con lui coinvolti nell’inchiesta: i due direttori di Careggi, medici e una caposala.

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il chirurgo e luminare Paolo Macchiarini è iniziata nel 2021 quando subì anche l’onta degli arresti; il medico, noto nel mondo per avere aperto la strada al trapianto di trachea, per anni chirurgo fuori dall’Italia e rientrato nel 2010, fu accusato dalla procura di Firenze di avere consigliato interventi nel privato ai pazienti. Nel corso di questi nove anni sia per lui che per gli altri indagati sono cadute, ad una ad una tutte le accuse, fino alla decisione della Cassazione che si è pronunciata venerdì cancellando anche l’ultima rimasta in piedi, quella di falso.

Originario di Viareggio, nel super curriculum del luminare ci sono esperienze di lavoro negli Stati Uniti, a Londra, in Svezia, a Barcellona fino all’approdo all’ospedale di alta specializzazione Careggi di Firenze. Era direttore dell’Istituto europeo per le alte vie respiratorie, un ‘cervello’ ritornato in Italia che però è incappato nelle maglie di una inchiesta letteralmente sbriciolatasi. Durissime le conseguenze di quello che lo stesso Macchiarini ha definito «un viaggio negli inferi» alle agenzie di stampa; dopo gli arresti domiciliari nel 2012, il Careggi sciolse il rapporto di lavoro con lui e la sua squadra.

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lunedì, 18 Gennaio 2021 - 09:32
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