Crisi di Governo, tra Conte e la fiducia una truppa di ‘volenterosi’. Passaggio al Senato, il risultato non è scontato


E’ il giorno del redde rationem. Superato il passaggio alla Camera dei deputati, che sui numeri non dava preoccupazioni al Governo, Conte è chiamato al passaggio più arduo, quello al Senato. Qui infatti tutto ruota intorno ai numeri, in un pallottoliere impazzito maneggiato da maggioranza e opposizione per scrutare le sorti dell’esecutivo giallorossoNon è richiesta la maggioranza assoluta, dunque non servono 161 voti a favore ma, stando ai calcoli attuali, a Conte basta fermarsi tra 152 e 159 per ottenere la fiducia e virare, in maniera precaria certamente, verso il Conte ter. Ieri a Montecitorio il premier ha lanciato un appello nemmeno tanto velato ai ‘volenterosi’, termine che ha ben presto sostituito i ‘responsabili’, ‘costruttori’ o ‘voltaggabana’  che hanno riempito le pagine di giornale in questi giorni. Volenterosa si è dimostrata alla Camera Renata Polverini, che ha votato la fiducia e si è però anche dimessa da Forza Italia. Si dovrà capire quanto la sua scelta attecchirà tra gli altri liberali, europeisti, socialisti cui si è appellato il premier nella sua chiamata alle armi. Un appello diretto non solo ai moderati berlusconiani, ma anche alle truppe guidate dal socialista Riccardo Nencini, agli Udc di Lorenzo Cesa, a senatori di Cambiamo di Giovanni Toti.

Solo oggi, con le votazioni di Palazzo Madama a meno di 24 ore dalla conclusione dello spoglio vittorioso alla Camera, si potrà capire se la flotta dei moderati nelle diverse case centriste del Parlamento vorrà aderire alle richieste e al progetto delineato da Conte e salvarlo, sottraendo l’Italia a una crisi senza precedenti perché arrivata durante una pandemia.

Calcolatrice alla mano, si possono già inserire nella conta dai salvatori del Governo ci sono i senatori a vita Elena Cattaneo, Mario Monti, Carlo Rubbia (quasi sicuramente) e Liliana Segre. Quest’ultima coraggiosamente messasi in viaggio dalla sua Milano a Roma, nonostante il Covid e le raccomandazioni dei medici, per dare il suo sì alla fiducia. I volenterosi potrebbero arrivare da qualche senatore di Forza Italia ma anche di Italia Viva: in questo ultimo caso si tratterebbe di senatori assenti che farebbero abbassare ulteriormente il quorum. Gli ex Cinque Stelle Michele Giarrusso, Gregorio De Falco e Tiziana Drago vengono da diversi fonti si stampa inseriti nel conteggio dei favorevoli al Conte ter mentre Riccardo Nencini, indicato nei giorni scorsi come il traghettatore dei renziani malpancisti verso il sì alla fiducia, sarebbe ancora incerto. Sandra Lonardo, Forza Italia, dovrebbe infine votare sì.

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martedì, 19 Gennaio 2021 - 08:47
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