Ucciso in un agguato di camorra perché insoddisfatto dello ‘stipendio’ passato dal clan: killer arrestato dopo 10 anni

Bossolo

Per il clan costituiva un pericolo: temeva che si sarebbe ‘pentito’ iniziando a collaborare con la giustizia e scoperchiando il vaso di Pandora del malaffare del sodalizio. Un elemento scomodo che andava eliminato, per questo Pasquale Malavita sarebbe stato ucciso il primo ottobre del 2010 nel corso di un agguato orchestrato dagli Amato-Pagano per conto dei sodali del clan Vanella-Grassi. A tre anni da quel raid mortale, i carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato Giacomo Migliaccio, alias Giacumin a femmenella’, considerato elemento di spicco degli Amato-Pagano. Per gli inquirenti sarebbe stato tra i mandanti e gli organizzatori dell’omicidio di Malavita, avvenuto dieci anni fa a Villaricca, ritenuto un affiliato dei Vanella-Grassi che all’epoca costituiva un sottogruppo degli Amato-Pagano. Nel corso dell’agguato rimase ferito Antonio Vanacore, ritenuto soggetto di rilievo degli Amato-Pagano.

Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti della Dda e che è confluita nell’ordinanza di arresto firmata dal gip del Tribunale di Napoli, Malavita, all’epoca latitante e condannato a 18 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, si sarebbe lamentato con sodali del clan Vanella-Grassi di non ricevere un adeguato “stipendio”. Questi ultimi, timorosi di un’eventuale collaborazione con la giustizia del Malavita, avrebbero richiesto ed ottenuto dai vertici del clan “Amato-Pagano”, tra i quali anche il Migliaccio, l’autorizzazione ad eliminarlo.

Per tali ragioni, la vittima fu attirata in una trappola: convinta di essere stata convocata per essere ascoltata sulle sue rimostranze, nel pomeriggio del primo ottobre 2010, proprio mentre si stava recando all’incontro in compagnia di Vanacore, anche quest’ultimo inconsapevole di quanto sarebbe successo di lì a poco, fu freddato dal commando armato; Vanacore fu ferito ad un orecchio.

A organizzare il raid sarebbe stato Giacomo Migliaccio, arrestato con le accuse, in concorso, di omicidio volontario aggravato per aver agito con premeditazione e per motivi abietti o futili, lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo di armi, reati tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Leggi anche:
– Morì cadendo dal balcone di un hotel in Spagna, la Cassazione annulla l’assoluzione dei due imputati
– Lorenzo Cesa indagato in Calabria, i grillini bruciano gli accordi con l’Udc per la ‘quarta gamba’. E Renzi ne approfitta
– Crisi, la mossa di Conte per placare Renzi: Consiglio dei ministri notturno affida a Pietro Benassi la delega ai Servizi

venerdì, 22 Gennaio 2021 - 09:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA