La rabbia per i provvedimenti del Governo manipolata da gruppi anarchici e trasformata da protesta contro l’ultimo Dpcm in rivolta con scontri e feriti. Era ottobre e l’Italia fibrillava dopo le ultime decisioni dell’esecutivo Conte. Si manifestava, da Nord a Sud, contro il lockdown e le chiusure dei negozi, per chiedere ristori e aiuti economici. A Firenze, in piazza della Signoria, la sera del 30 ottobre, una delle manifestazioni (non autorizzata) anti-sistema si trasformò in guerriglia, con scene di violenza che trasformarono il centro del capoluogo in una polveriera. La voce di dissenso di cittadini animati da rabbia legittima divenne strumento di violenza. A tre mesi da quei fatti, questa mattina la Digos fiorentina ha notificato misure cautelari a 19 persone, tutte vicine all’area anarchica e gravitanti intorno a un edificio occupato in viale Corsica.
Agli arresti domiciliari su disposizione del gip sono finite 7 persone che avrebbero preso parte ai disordini. Altre sette sono state sottoposte all’obbligo di dimora con divieto di allontanamento dalle 20 alle 7, e 5 all’obbligo di firma. I destinatari delle misure, tutti perquisiti questa mattina, hanno un’età compresa tra i 20 e i 31 anni. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di danneggiamento di beni pubblici e privati, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, fabbricazione e lancio di ordigni incendiari. Secondo quanto spiegato dalla Digos, le perquisizioni effettuate stamani – 20 in tutto, una a carico di una persona non destinataria di misure – hanno permesso di acquisire materiale utile alle indagini per individuare i promotori e gli organizzatori della manifestazione. Negli scontri del 30 ottobre, durati oltre tre ore e terminati solo a notte fonda, rimasero feriti cinque agenti e furono danneggiati otto mezzi della polizia, bersagliati da lanci di oggetti o sfregiati con oggetti acuminati. Inoltre, il Comune ha calcolato danni ad arredi urbani e segnaletica per circa 30.000 euro. Nella stessa serata diverse persone furono fermate dalle polizia, venti delle quali poi denunciate e quattro arrestate, tra cui l’autore del lancio di molotov. Le indagini successive hanno permesso di identificare e denunciare complessivamente 37 persone.
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mercoledì, 3 Febbraio 2021 - 10:40
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