De Magistris, Napoli è già un ricordo: sì all’alleanza con Tansi in Calabria. La città rischia il caos amministrativo


Ormai sempre meno sindaco di Napoli e sempre più aspirante governatore della Calabria. Luigi De Magistris saluta anticipatamente la città che gli ha regalato un decennio di governo della capitale del Sud e si dedica a tempo pieno alla campagna elettorale. Non importa che Napoli viva, complice la pandemia, uno dei periodi storici più bui dell’ultimo cinquantennio, con una crisi economica pronta ad esplodere a breve con la fine del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione; non importa che le imprese ricettive e della ristorazione siano attanagliate da una crisi senza precedenti per i lockdown, oggi solo in parte attutiti dalla zona gialla. Napoli, per De Magistris, sembra già un ricordo e sempre più frequenti sono le puntate del primo cittadino in Calabria, terra d’adozione, Regione in cui è nata la consorte, luogo in cui ha vissuto gli anni più importanti della sua carriera di magistrato e buen retiro estivo (Soverato è la sua meta vacanziera d’elezione).

Abbandonata la fascia tricolore, DeMa ieri era a Cosenza per siglare il patto elettorale con il fondatore di ‘Tesoro Calabria’ Carlo Tansi. Un accordo per la candidatura dell’ex giudice alla presidenza della Regione Calabria. «Oggi – ha detto de Magistris – é un giorno importante per la Calabria perché facciamo un passo in avanti. I calabresi sanno che votando noi avranno un’alternativa come momento di rottura del sistema e capacità di governo. Questa non è una crociata contro i partiti ma una seria alternativa a ciò che è stato fino ad oggi. Si tratta di rompere il sistema e da oggi lavoreremo per allargare la coalizione. I finanziamenti che arriveranno in Calabria serviranno a determinare il futuro di questa terra per i prossimi 40 anni».     Il primo cittadino di Napoli ha detto di avere già due liste pronte, mentre Tansi ne ha tre più una quarta in fase di completamento.     Secondo l’accordo, inoltre, in caso di vittoria, Tansi assumerà la carica di Presidente del Consiglio regionale. «Si tratta di una coalizione – ha detto Carlo Tansi – che spariglia tutti i giochi. Un lavoro di squadra che abbandona i personalismi. E’ il cambiamento che ci chiedono i calabresi. Noi rappresentiamo un momento di rottura, un po’ come Coppi e Bartali che si scambiano la borraccia». Nella sua compagine, de Magistris avrà anche Mimmo Lucano (ex sindaco di Riace noto per le sue battaglie per l’accoglienza dei migranti e promotore di un progetto di integrazione che ha fatto finire la cittadina calabrese sulle colonne dei giornali del mondo) e il giornalista Pino Aprile.

Mentre il progetto calabrese prende forma, Napoli vive il caos amministrativo. Ormai sempre più certo lo slittamento delle elezioni dalla tarda primavera a settembre, la città rischia di vivere un periodo di ‘sospensione’ di sette mesi. Prima per l’impegno del suo sindaco in campagna elettorale, poi, in caso di elezione, per l’addio anticipato all’esperienza di primo cittadino che metterebbe la gestione amministrativa nelle mani del vice Carmine Piscopo, segretario di DeMa che non può contare sulla maggioranza in Consiglio comunale. De Magistris lascia dietro di sé le macerie politiche della rivoluzione arancione, con conseguenze che potrebbero pesare sulla gestione, anche breve, del capoluogo.

martedì, 9 Febbraio 2021 - 12:22
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