Uccisa di botte in casa, marito scarcerato dopo 2 anni: il Rione Sanità in rivolta chiede giustizia per Fortuna Belisario


Una protesta silenziosa per Fortuna Bellisario. Il Rione Sanità è in rivolta per la scarcerazione di Vincenzo Lopresto, l’uomo condannato con il rito abbreviato a dieci anni di carcere per l’omicidio della moglie Fortuna, avvenuto il 7 marzo 2019. Le donne dell’associazione ‘Forti Guerriere’ del Rione Sanità di Napoli da oggi, dalle 8,30 alle 12, esporranno davanti al Nuovo Palazzo di Giustiza uno striscione per ricordare la storia della 36enne morta per le conseguenze delle ennesime percosse subite dal marito.     Nei giorni scorsi il rione Sanità, dove avvenne la tragedia, è stato scosso dalla notizia della scarcerazione di Vincenzo Lopresto, marito di Fortuna, dopo due anni di carcere, a cui il giudice ha concesso la detenzione domiciliare ritenendolo «non socialmente pericoloso».

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Vincenzo Lopresto, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato (grazie al quale si può ottenere lo sconto di un terzo della pena) è stato condannato a 10 anni di reclusione per l’omicidio della moglie. Ed è per protestare contro questa decisione che stamattina, anche nei prossimi giorni, due rappresentanti dell’associazione no profit “Le Forti Guerriere” (nata dopo la morte di Fortuna dal desiderio di alcune donne del quartiere di unirsi e fare squadra), esporranno uno striscione davanti all’ingresso del Tribunale, per ricordare a tutti la sua tragica storia e la decisione del Tribunale. Nel pieno rispetto delle norme anticovd spiegheranno a chiunque voglia spiegazioni, il motivo della loro iniziativa. 

lunedì, 1 Marzo 2021 - 11:08
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