Cutolo, esposto della moglie sui funerali. Il legale: «Feretro scortato e pochi minuti per l’addio, era necessario?»

Raffaele Cutolo
Raffaele Cutolo

Il boss, la sua lunga prigionia in regime di carcere duro, la sua vita ai margini della normalità per sua scelta: tasselli di una storia, quella di Raffaele Cutolo, che continua a far scrivere. ‘O professore è morto il 17 febbraio dopo cinquant’anni trascorsi tra diverse carceri, l’ultimo pezzo di una vita fuorilegge vissuto al 41bis, ma anche la sua sepoltura è degna di essere narrata in un capitolo nero, secondo la moglie Immacolata Iacone che ieri ha presentato un esposto alla Procura di Parma (nella città emiliana è morto Cutolo, ristretto nel carcere parmense); un esposto sulle modalità in cui si è svolto il commiato alla salma dell’ex capo della Nco.

Anticipata in una intervista alla tv Cusano Italia, la denuncia viene confermata dal penalista avellinese, Gaetano Aufiero, storico difensore di Cutolo che nel pomeriggio di oggi, tramite pec, ha provveduto ad inoltrarla. «Credo che siano stati consumati dei reati nella gestione della vicenda successiva alla morte di Cutolo» ha spiegato Aufiero facendo in particolare riferimento ai criteri assunti dal pm, Ignazio Vallario, per consentire alla moglie e alla figlia tredicenne di Cutolo di porgere l’estremo saluto al congiunto: «Il magistrato – continua Aufiero – ha disposto il divieto di avvicinarsi alla salma e negato che sul feretro venisse posto anche un fiore o un’immagine sacra».

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    La visita, alla presenza di numerosi operatori delle forze dell’ordine, è durata soltanto 5 minuti. «Se tutto questo è stato legittimo e non configuri reato – ha aggiunto Aufiero – lo stabilirà la stessa Procura». Il difensore dell’ex boss censura anche le eccezionali misure di sicurezza disposte per il trasferimento del feretro da Parma a Ottaviano. «Sono stati impegnati circa 200 uomini che per 700 chilometri, hanno scortato il carro funebre mentre la sepoltura è durata pochissimi minuti alla presenza di una decina di familiari. Il sacerdote che ha officiato la breve cerimonia è stato prelevato dalla sua abitazione pochi minuti prima dell’arrivo del feretro al cimitero di Ottaviano. Era proprio necessario – si chiede Aufiero – di disporre tutto questo per un uomo le cui condizioni di salute da mesi erano gravissime, che pesava 40 chili ed era praticamente cieco?».

martedì, 2 Marzo 2021 - 08:42
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