Neonato ustionato a Portici, la madre davanti al gip. La richiesta del sindaco della città: «Il bimbo venga chiamato Ciro»

Il sindaco di Portici
Enzo Ecuomo

«Chiamatelo Ciro». Enzo Cuomo, sindaco di Portici, segue da giorni il caso del bimbo soccorso in un’abitazione nel centro della città che amministra per gravi ustioni e oggi, attraverso un appello pubblico, ha chiesto che gli sia dato il nome del Santo patrono.

 I genitori del piccolo, Concetto Bocchetti e Alessandra Terracciano, sono stati arrestati per maltrattamenti continuati in concorso, abbandono di minori e lesioni aggravate in concorso. Una vicenda di degrado e abbandono che sta anche scatenando polemiche sulla gestione del caso della coppia che aveva già perso la patria potestà su altri figli (sia avuti insieme che da altre relazioni). Del caso si stanno occupando la procura di Napoli e la procura dei Minori, mentre il bimbo, tuttora ricoverato in prognosi riservata al Santobono di Napoli, lotta con tutte le sue forze. Era nato da appena quattro giorni quando ha subito le gravi lesioni alla testa ed altre parti del corpicino; lesioni da ustione, causate dall’uso di acqua bollente o di una sostanza aggressiva. Sotto accusa sono finiti i genitori: dopo la nascita prematura, il bimbo non è stato dichiarato all’anagrafe. E’ emerso che alla coppia era già stata sospesa la patria potestà il 10 marzo, alcuni giorni prima della nascita. Le indagini, affidate ai carabinieri, dovranno chiarire cosa è accaduto all’interno dell’appartamento di via Diaz dove il 19 marzo i militari e i sanitari del 118 sono intervenuti e hanno rinvenuto il neonato gravemente ferito.

Leggi anche / Il bimbo ustionato a Portici

Secondo il giudice per le indagini preliminari di Napoli Rosaria Maria Aufieri quelle dei due genitori (lui ha 46 anni, lei 36 ed è affetta da disturbi psichici), sarebbero state condotte commissive e omissive di «allarmante gravità». Oggi la donna, tuttora ricoverata nel reparto di psichiatria dell’Ospedale del Mare di Napoli, verrà interrogata e in seguito trasferita nel carcere femminile di Pozzuoli.  Una misura più grave per impedire la reiterazione di quelle condotte, in quanto incapace di comprenderne la gravità. Il padre del bimbo, Concetto Bocchetti, ha già risposto al gip dando versioni contrastanti sulla sua presenza nell’appartamento e sulla convivenza con la donna.

A Portici intanto la città si stringe al piccolo. Il sindaco Cuomo spiega di essere «in costante contatto col professor Antonino Di Toro, primario della Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santobono che mi ha dato notizie sulle condizioni cliniche del piccolo che sono lievemente migliorate». Per il bimbo si prospetta un lungo percorso riabilitativo e saranno necessari altri interventi di chirurgia ricostruttiva sulla delicata pelle aggredita dalle ustioni.

«A nome della nostra citta’- aggiunge Cuomo –  ho scritto al Tribunale chiedendo che il neonato venisse registrato alla anagrafe con il nome di Ciro, in onore del nostro Santo Patrono. Questo neonato che lotta per vivere sta combattendo come un grande guerriero e ce la farà’ a vincere».

martedì, 23 Marzo 2021 - 11:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA