Hanno protestano pacificamente in piazza del Plebiscito, luogo simbolo di Napoli, e a due passi dalla Prefettura per chiedere attenzione sulla loro condizione. I lavoratori dell’estetica e del benessere (parrucchieri e barbieri, estetiste, titolari di palestre) sono scesi in piazza a decine per manifestare in nome dei 60mila colleghi campani che soffrono la crisi causata dalle periodiche chiusure imposte dalla zona rossa. Un anno difficilissimo per queste attività. Il grido di dolore parte dunque da Napoli dove l’associazione ‘Stamm Cca’ con Confesercenti Campania ha organizzato il sit in svoltosi nel rispetto delle misure anti Covid.
«I lavoratori di ogni settore ci chiedono tutti i giorni di fare manifestazioni dure – afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, all’agenzia Ansa – Noi spieghiamo loro che siamo un’associazione autorevole che possiamo parlare con le istituzioni, ma ovviamente se il governo non risponde non potremo riuscire ancora a lungo a mantenerli tranquilli».
In piazza del Plebiscito sono giunti centinaia di parrucchieri es estetiste: «Noi interloquiamo – spiega Schiavo – con il governo, dal prefetto ai ministri e con il Presidente della Regione, chiediamo sempre ai lavoratori e agli associati di non fare manifestazioni violente che creerebbero maggiori danni, proviamo ogni giorno a mantenere calme le imprese».
«I ristori – spiega Schiavo riferendosi all’ultimo provvedimento del governo – non hanno soddisfatto nessuno, stamattina (ieri mattina ndr) con parrucchieri e i centri estetici ricordiamo che serve attenzione al comparto, vorrebbero riaprire e possono farlo in sicurezza perché lo hanno già fatto nel lockdown, ma intanto i ristori hanno mortificato gli imprenditori, non riescono a pagare gli affitti, le tasse, a molti sono state staccate le utenze perché non le hanno pagate. Il governo doveva dare il 30% del fatturato, ha dato un misero 7% sulle perdite dello scorso anno, duemila euro per ogni impresa. Ora devono riaprire perché così si alimenta solo l’abusivismo e invece diamo voce a 16mila imprese in Campania, 7mila solo a Napoli e provincia, per il settore di parrucchieri, barbieri, centri estetici, benessere e immagine. Si tratta di 35mila addetti diretti e di oltre 20mila indiretti: quasi 60mila lavoratori in gravissime difficoltà. In media le perdite di fatturato sono di oltre 20 milioni, del 40% rispetto al 2019, con punte di 70% e con molte attività che non riescono a pagare i fitti, le utenze e la tasse. La categoria lega indissolubilmente il proprio intero reddito al negozio, senza questo introito non sopravvivono, e parliamo di 100mila euro di fatturato annui per il 90% delle imprese. Fatturato che sale anche a 2000/250mila euro in media per i centri estetici e di benessere che lavoravano molto con alberghi, nelle terme e nei luoghi turistici, ovvero in settori totalmente azzerati».
martedì, 23 Marzo 2021 - 08:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA